Sardegna regina della Blue economy: sei località di mare a cinque vele, riconoscimento da Legambiente e Touring club

La Sardegna si conferma ancora una volta una delle protagoniste indiscusse della blue economy italiana, settore sempre più strategico per lo sviluppo sostenibile del Paese. Lo certificano i dati diffusi da Legambiente e Touring Club Italiano in occasione della seconda edizione del Forum Blue Economy, che si è svolto a Roma nell’ambito del progetto europeo Life Sea.Net.

Nella classifica nazionale 2025 delle località marine a cinque vele, sono sei i Comuni sardi premiati, il numero più alto tra tutte le regioni italiane. A guidare la graduatoria c’è Domus De Maria, salita sul gradino più alto del podio anche grazie alla neonata area marina protetta di Capo Spartivento, esempio virtuoso di tutela ambientale e valorizzazione del territorio.

Accanto a Domus De Maria, un’altra località sarda spicca per impegno e risultati: Baunei, che entra tra le new entry dei Comuni amici delle tartarughe, rete che conta oggi 103 adesioni (erano solo 33 nel 2024). Entrambe le località portano avanti pratiche concrete per la tutela delle coste: pulizia manuale delle spiagge, limitazioni dell’inquinamento luminoso, formazione degli operatori turistici e collaborazione scientifica per il monitoraggio e la protezione dei nidi di tartaruga marina.

La Sardegna vince su due fronti: da un lato per la qualità delle sue acque, la gestione sostenibile delle coste e la valorizzazione del patrimonio naturale; dall’altro per l’impegno attivo nelle reti di tutela della biodiversità marina. Non a caso, la regione figura anche tra quelle con il maggior numero di Comuni Amici delle tartarughe (10 in totale), alla pari della Toscana e dietro solo a Campania, Puglia, Calabria e Lazio.

Una delle buone pratiche più interessanti emerse al Forum riguarda proprio la Sardegna. Si tratta della piattaforma Oikos, sviluppata da un’azienda sarda e adottata da diversi Comuni costieri per gestire gli accessi alle spiagge tramite prenotazione, contingentando il numero di bagnanti. Un sistema che permette di bilanciare flussi turistici e sostenibilità ambientale, soprattutto nelle località più sensibili dal punto di vista ecologico.

«Le esperienze delle località a cinque vele dimostrano come sia possibile coniugare sviluppo economico e tutela ambientale», ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. «Servono azioni concrete anche a livello territoriale. In questo la Sardegna dimostra di essere un laboratorio avanzato di buone pratiche».

Anche Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette di Legambiente, sottolinea il ruolo cruciale del capitale naturale sardo: «Gran parte delle località premiate ricadono in aree di alto valore ecologico. È necessario rafforzare la governance e completare la mappatura delle aree marine da proteggere, accelerando sulla strategia nazionale per la tutela degli ecosistemi costieri».

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