Una sentenza che potrebbe avere conseguenze in Sardegna e in particolare sulla legge sulle aree idonee per le rinnovabili. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato da Anev (Associazione nazionale energia del vento), annullando i commi 2 e 3 dell’articolo 7 del decreto ministeriale sulle aree idonee per l’installazione degli impianti da fonti rinnovabili (Fer), emanato dal ministero dell’Ambiente lo scorso giugno. La notizia è diffusa da Legambiente, che analizza anche le conseguenze per l’Isola.
Secondo i giudici amministrativi, il decreto impugnato presentava una serie di criticità: in primo luogo, l’assenza di criteri chiari e omogenei a livello nazionale per l’individuazione delle aree idonee e non idonee agli impianti Fer; in secondo luogo, la discrezionalità concessa alle Regioni – fino a 7 chilometri di fascia di rispetto attorno a beni tutelati – è stata ritenuta eccessiva, arbitraria e non giustificata da ragioni concrete di tutela ambientale e paesaggistica. Un ulteriore punto critico evidenziato riguarda l’assenza di una normativa transitoria che tutelasse i procedimenti autorizzativi in corso, elemento che, secondo il Tar, lede i principi di continuità e certezza amministrativa. Di conseguenza, il ministero sarà ora tenuto a riscrivere il decreto seguendo i criteri dettati dalla sentenza.
In conseguenza della sentenza del Tar, secondo Legambiente la Regione Sardegna dovrà rivedere la definizione delle aree idonee e non idonee contenuta nella legge regionale 20/2024. “Ci auguriamo che il Governo provveda con rapidità all’esecuzione del dettato della sentenza – dichiara Marta Battaglia, presidente di Legambiente Sardegna – e che la Regione scelga questa volta di governare il processo di transizione affrontando il tema delle aree idonee in maniera propositiva, raccogliendo la sfida culturale incardinata sulla costruzione di una nuova relazione tra impianti e paesaggio”. “La transizione energetica è un processo complesso – aggiunge Giorgio Querzoli, pesponsabile scientifico di Legambiente Sardegna – e le scelte che faremo avranno conseguenze importanti e durature per la nostra regione: energia a buon prezzo per i sardi e per le imprese che vorranno scegliere di investire in Sardegna, meno ciminiere ed emissioni climalteranti, indipendenza energetica e nuovi posti di lavoro in un settore in grande crescita e che guarda al futuro”.