La denuncia, da parte dell’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico (Grig), era partita nel 2021, ma solo ora è in corso una “lunga e faticosa rimozione delle migliaia di sacchi di nylon che continuano a degradarsi lungo la battigia della spiaggia cagliaritana del Poetto, alcuni integri, la maggior parte molto meno. Un vero e proprio gioiello ambientale maltrattato, fin troppo massacrata da pessima gestione nel corso degli ultimi decenni”, scrive il Grig.
I sacchi di nylon, ormai “degradati e abbandonati, sono rifiuti e conseguentemente vanno rimossi con le prescritte cautele e modalità – continua il Grig -. Inoltre costituiscono un evidente pericolo per chi frequenta la spiaggia. L’intera vicenda dovrebbe servire quale lezione per il futuro su come non vanno affrontati i problemi dell’erosione costiera delle spiagge“.
L’associazione ambientalista ha coinvolto per ben cinque volte (dal 2021 al 2023) la Guardia costiera, il Comune di Cagliari, la Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio cagliaritana, i Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale per giungere alla bonifica e ripristino ambientale. “Lentamente – scrive sempre il Grig – pare che si stia arrivando alla fine di questa penosa telenovela. È ora di voltare definitivamente pagina, ognuno faccia la sua parte.