È stata una giornata ricca di scambi di informazioni, esperienze e buone pratiche sulla prevenzione e la gestione degli incendi, quella organizzata nell’ambito del Progetto Silvanus che si è tenuta ieri a Bitti, prima nella sede del Parco di Tepilora con una serie di attività teoriche in aula e poi nel pomeriggio all’interno dell’area protetta in località Crastazza con dimostrazioni pratiche.
Ieri a Bitti. Nell’incontro pubblico che ha aperto i lavori, i partner del progetto hanno illustrato programmi e strumenti messi in campo come la preparazione di una App, dedicata alla segnalazione degli incendi boschivi, che potrebbero utilizzare i soggetti istituzionali, ma anche i cittadini, per favorire rapidi e puntuali interventi nei siti interessati. Alla presenza dei partecipanti, dei vertici del Parco e dei rappresentanti territoriali dell’Agenzia Forestas, del Corpo forestale, della Protezione civile regionale e dei quattro Centri per l’educazione ambientale e alla sostenibilità (Ceas) dell’area protetta, si è inoltre spiegato quanto sia centrale il coinvolgimento delle comunità nelle attività di monitoraggio e segnalazione e quindi di recupero del territorio nel post incendio boschivo. Nel pomeriggio, ci si è spostati nell’area del Parco, dove gli uomini di Cfva, Protezione civile e Forestas hanno simulato un incendio e attivato un intervento di segnalazione, attraverso l’utilizzo di droni, e quindi lo spegnimento delle fiamme e la bonifica dell’area.
Un’esperienza formativa importante che, attraverso l’uso di nuovi strumenti tecnologici, ha permesso di migliorare le conoscenze di operatori e cittadini, i quali saranno sempre più coinvolti nelle attività di prevenzione e tutela del patrimonio boschivo della Sardegna. L’azione pilota, aperta a cittadini e partner del programma internazionale di formazione e sensibilizzazione sull’antincendio e sul recupero delle aree percorse dai roghi, si inserisce nel progetto europeo Silvanus (Integrated Technological and Information Platform for Wildfire Management), finanziato dal programma Europeo Horizon 2020 Green Deal (H2020-LC-GD-2020) e coordinato dall’Università Telematica Pegaso. Le attività coinvolgono ben 49 partner provenienti da Unione Europea, Brasile, Indonesia e Australia, tra cui il Parco Naturale Regionale di Tepilora. Per informazioni si può visitare il sito: https://silvanus-project.eu/
Tepilora. Il Parco di Tepilora rappresenta uno dei siti pilota in cui avviare le azioni dimostrative sulla validità delle tecnologie sviluppate nell’ambito del progetto contribuendo, in tal modo, alle attività di prevenzione, rilevazione e ripristino legate agli incendi boschivi. Il raggiungimento degli obiettivi, da chiudere nella primavera del 2025, passa attraverso la realizzazione di una piattaforma di gestione forestale ecosostenibile e resiliente il cui scopo è quello di monitorare in modo efficiente le risorse forestali, valutare la biodiversità, generare indicatori di rischio di incendio più accurati e promuovere la conoscenza delle norme di sicurezza tra la popolazione locale colpita dai roghi, attraverso campagne di sensibilizzazione. La novità della piattaforma consiste nello sviluppo e nell’integrazione di tecnologie avanzate, big data, modelli climatici, dati meteorologici e analisi di flussi video multispettrali. Il progetto prevede quindi l’organizzazione di attività pilota in 11 Paesi, di cui 8 nel vecchio Continente (Francia, Italia, Slovacchia, Grecia, Repubblica Ceca, Portogallo, Croazia e Romania) e 3 extra-UE (Indonesia, Brasile e Australia). I lavori sono calendarizzati in tre fasi: la prima su prevenzione e preparazione, che include le attività finalizzate a migliorare la segnalazione dei rischi di incendio, tra cui la specificazione delle aree significativamente vulnerabili, il monitoraggio continuo per prevenire i rischi con il potenziamento delle tecnologie di rilevamento, l’engagement e l’aumento della consapevolezza dei cittadini, l’impegno e l’interconnessione tra gli attori del processo; la seconda dedicata al rilevamento e alla risposta, dove sono previste attività che puntano a migliorare il rilevamento precoce e il monitoraggio degli incendi sulla base di tecnologie innovative e infrastrutture di comunicazione, sensori e veicoli aerei e/o terrestri, integrazione e analisi dei dati basati su modellazione meteorologica e applicazione dei sistemi di supporto alle decisioni; ultima fase del progetto è quella del ripristino, per cui sono previste attività finalizzate a costruire una base conoscitiva utile a orientare le politiche di ricostituzione e gli scenari di rigenerazione forestale e paesaggistica.