Utilizzo di mezzi meccanici di piccole dimensioni a basso impatto sull’arenile per rimuovere la posidonia spiaggiata ad Alghero. E ancora tutela delle ‘piante pioniere’ tipiche mentre si asportano i cumuli di posidonia e la distanza di almeno cinquanta metri tra uno stabilimento e l’altro come norma inserita nel Piano di utilizzo del litorale del Comune per restituire porzioni di spiaggia alla libera fruizione dei cittadini. Sono le richieste delle associazioni ambientaliste (Grig, Codacons, Federparchi, Wwf, Lipu e Italia Nostra) dopo lo studio dei documenti che il Comune ha inviato in merito alla richiesta di approfondimenti sul tema della posidonia nelle spiagge algheresi.
Le associazioni chiedono anche ulteriori indagini ed esami fisico-chimici nei depositi “storici” di posidonia di San Giovanni e lungo tutta la costa di Alghero, dopo i due sopralluoghi effettuati nel mese di dicembre, che però si basano esclusivamente su indagini visive.