Ogliastra in vetrina con ‘Itacà’, il festival del turismo responsabile

Vendemmie, giornate col pastore, escursioni naturalistiche, in e-bike e col kayak, laboratori di cucina, degustazioni, tavole rotonde e mostre, passeggiate esperienziali alla scoperta di eccellenze come l’elicriso e il miele, visita alle aziende locali, frantoi e siti archeologici. È ricco il programma di “Itacà migranti e viaggiatori – festival del turismo responsabile” arrivato alla 3° edizione in Ogliastra. Partito l’8 settembre, si concluderà il 17 in una dieci giorni di eventi nei Comuni di Lanusei, Arzana e Villagrande Strisaili.

L’appuntamento isolano è inserito nel circuito nazionale di Itacà, festival nato a Bologna nel 2009 – l’unico in Italia ad occuparsi di turismo responsabile e innovazione turistica in un’ottica sostenibile – come spiega il direttore Pierluigi Musarò: “Siamo arrivati alla 15° edizione, coinvolgiamo quest’anno 14 regioni in 24 tappe. Siamo stati premiati nel 2018 dalle Nazioni Unite a Madrid come progetto di innovazione sostenibile nell’ambito del turismo e siamo felici di operare anche in Sardegna. L’idea è quella di sensibilizzare le istituzioni e gli operatori del turismo affinché le ricadute del turismo ricadano in primis sulla comunità locale”.

Poi il focus sull’Ogliastra: “Qui lavoriamo in maniera sistemica con tre Comuni per valorizzare il patrimonio storico, culturale e locale. In questi tre anni sono cresciuti gli attori: il programma è passato da 3 a 10 giorni, sono tanti i turisti, i tour operator, i blogger che scoprono questo patrimonio e lo promuovono fuori. Il festival è una vetrina, ma anche un volano, una piattaforma per poter lavorare insieme tutto l’anno in un’ottica di co-progettazione condivisa”.

Lanusei, Arzana e Villagrande Strisaili sono le tre amministrazioni che hanno buttato giù un programma rispettoso delle specificità territoriali e delle tradizioni, con l’obiettivo di far conoscere e promuovere un’offerta di turismo lento e responsabile, in sintonia con la natura e la vita comunitaria locale. Al centro c’è l’ospitalità tipica dell’Ogliastra, l’occasione di fare gite all’aria aperta scoprendo i racconti dei centenari e delle persone che hanno le mani segnate dal lavoro della terra, eredi di saperi antichi: pastori, contadini, custodi della transumanza, apicoltori, artigiani. E c’è anche la possibilità di misurarsi con il turismo sportivo, avventurandosi tra canyon, gole e fiumi come quello del Flumendosa, oppure facendo trekking tra boschi e montagne in un territorio che non ha eguali in Sardegna, perché ha tutto dal punto di vista naturalistico – dai monti al mare – e vanta una cucina a chilometro zero.

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Questo weekend sono previste diverse attività: dal canyoning nelle cascate di Bau Mela a convegni di archeologia e serate di musica tra le stelle nel santuario nuragico di S’Arcu e is forros, con degustazioni e pranzi avvolti dalle prime frescure autunnali, tra meleti e lecci secolari. Programma completo sulle pagine social di Ogliastra Sostenibile e sul sito del Festival Itacà.

Laura Fois

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