La spiaggia di Talmone – nel territorio di Palau – è diventata oggi un retreat privato abusivo per turisti. I “cafoni” hanno posizionato già dalla mattina presto gazebo, fornelli e rete da pallavolo, occupando tutto l’arenile. Un via vai di gommoni a motore per portare cibo, ospiti e materiale vario. Sono stati accesi fuochi in spiaggia, che solo l’intervento della Guardia costiera ha fermato. Lo denuncia l’associazione “Amici di Talmone”. “La mancanza di cavo tarozzato per delimitare la zona di balneazione – sottolineano dal Comitato – rende ancora più difficile la situazione di chi nuota entro 200 metri dalla riva. A marzo 2024 una nostra richiesta per la posa di cavo tarozzato a Talmone è stata rigettata dagli uffici competenti. La ripresenteremo, in difesa del Posidonieto e dei bagnanti, monitorando e segnalando nel frattempo eventuali illeciti nel corso della stagione turistica”.
“La questione si ripresenta ormai da anni, nei periodi di maggior afflusso turistico – continuano gli Amici di Talmone -. Le ancore dei diportisti causano danni irreparabili alla Posidonia, strappandone ampie porzioni, sia durante la sosta sia quando tirano su l’ancora. La Posidonia non si ricrea in modo naturale, se una prateria viene devastata dagli ancoraggi sarà danneggiata per sempre in maniera irreparabile. Per la maggior parte si tratta di turisti occasionali che affittano il gommone per la giornata e vanno per mare senza adeguata preparazione. A ciò si aggiunge che i bagnanti spesso nuotano fra i motori delle imbarcazioni ormeggiate a pochi metri dalla riva. A volte, come è successo la settimana scorsa, un gommone a motore entra addirittura nello spazio acqueo delle “Piscine”, incurante delle proteste dei bagnanti. Solo maggiori controlli e una chiara delimitazione dello spazio riservato alla balneazione possono contribuire a preservare questo angolo di paradiso”.