La Sardegna si conferma tra le regioni italiane più virtuose nella gestione dei rifiuti urbani, come emerge dai dati presentati durante la VII edizione dell’Ecoforum Sardegna, svoltosi questa mattina a Sassari presso l’Ex.Ma. L’evento, organizzato da Legambiente e dedicato all’economia circolare, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra gli attori chiave del settore e ha celebrato i Comuni sardi che si sono distinti nella raccolta differenziata. I risultati dell’Isola, analizzati in riferimento al 2023, mostrano significativi progressi in diversi ambiti, confermando una tendenza positiva nella riduzione dei rifiuti indifferenziati e nell’aumento della raccolta differenziata.
A livello nazionale, la Sardegna si piazza al terzo posto per incidenza della raccolta differenziata, con il 76,5%, dietro Veneto ed Emilia-Romagna. Questo dato rappresenta un incremento dello 0,7% rispetto all’anno precedente e conferma la costante crescita degli ultimi anni. Parallelamente, la produzione di rifiuti pro capite è scesa a 459,75 kg per abitante, inferiore rispetto alla media nazionale di 496,2 kg. Tuttavia, la percentuale di rifiuti smaltiti in discarica in Sardegna rimane più alta della media nazionale (26% contro 15,76%), mentre il ricorso all’incenerimento è in calo, scendendo al 7,66%.
L’Ecoforum ha sottolineato l’importanza delle buone pratiche adottate dai Comuni, con una crescente adesione al modello dei “Comuni Rifiuti Free”. Nel 2023, ben 222 comuni hanno superato il 65% di raccolta differenziata e ridotto a meno di 75 kg per abitante i rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento, 20 in più rispetto al 2022. Particolarmente rilevante è l’incremento dei comuni che hanno raggiunto o superato l’80% di raccolta differenziata, passati da 170 nel 2022 a 206 nel 2023. Tra questi, 26 sono comuni costieri, spesso penalizzati dalla presenza turistica stagionale, che riescono comunque a mantenere alte percentuali di differenziazione.
Il forum ha anche evidenziato le criticità di alcuni territori, come Sassari, che con il suo 61% di raccolta differenziata rimane sotto la soglia del 65%, pur ospitando circa l’8% della popolazione regionale. Al contrario, i capoluoghi di Oristano e Nuoro superano l’80%, con Nuoro che entra anche nella categoria dei comuni “Rifiuti Free” grazie a un indifferenziato pro capite di 67,9 kg.
Oltre alla premiazione dei comuni virtuosi, l’Ecoforum ha posto l’attenzione sulle sfide future per raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti. Tra i target ambiziosi per il 2029-2030 vi sono la riduzione della produzione di rifiuti urbani, un ulteriore aumento della raccolta differenziata fino all’80% e il riciclo del 70% dei rifiuti da imballaggio. Questi traguardi saranno sostenuti dal rafforzamento degli impianti per l’economia circolare, già in corso grazie ai fondi del Pnrr, con nuovi progetti per il compostaggio e il trattamento dei rifiuti.