Il Coordinamento dei comitati sardi di nuovo in marcia per la terra

“In marcia per la nostra terra” capitolo due. Dopo il percorso a tappe del 2014, il Coordinamento dei comitati sardi promuove una nuova mobilitazione sui temi dell’accesso alla terra e dell’energia sostenibile. Si parte con il primo incontro di Villacidro, appuntamento per domani alle 9.30  al Caffè letterario, dove si dibatterà di piccola agricoltura e diritto di accesso alla terra, spesso negato dall’inquinamento ambientale o da progetti che modificano il territorio, destinandolo ad altri usi (impianti per la produzione di energia, discariche). Si prosegue ad Oristano, dove il pomeriggio del 2 dicembre si parlerà di metanizzazione e dell’impatto legato alle grandi centrali da fonti rinnovabili.

Non solo per esprimere una posizione di netta contrarietà – viene precisato nella conferenza stampa di presentazione  della nuova marcia-, ma anche per illustrare le strade alternative che consentono di produrre energia senza impatti su ambiente, salute e paesaggio. La proposta, accompagnata da una richiesta di moratoria per le nuove centrali da combustibili fossili e per grandi impianti da rinnovabili, è chiara.

“Si punti sull’autoproduzione e l’autoconsumo dell’energia, dando vita alle infrastrutture necessarie a creare un sistema energetico di comunità (smart grids e sistemi di accumulo) e si smetta di utilizzare la Sardegna come una piattaforma energetica conto terzi”, precisano i portavoce del Coordinamento Pietro Porcedda, Laura Cadeddu e Antonio Muscas. I dati relativi all’export di energia dall’Isola verso il continente, rivelano, infatti che l’Isola destina migliaia di Mwh, prodotti soprattutto attraverso la combustione dei fossili, alla penisola”, precisa il Coordinamento dei comitati impegnato anche per l’adozione di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti nell’ottica del paradigma Rifiuti Zero.

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