Ichnusa contro l’abbandono di bottiglie nell’ambiente: “Se deve finire così non beveteci”

Davanti a una bottiglia di vetro lasciata per strada, in spiaggia o nella natura, quasi 7 italiani su 10 provano indignazione e rabbia. Soprattutto in Sardegna, dove la sensibilità verso questo fenomeno è particolarmente sentita, tanto che per l’84 per cento dei sardi l’abbandono di rifiuti nell’ambiente è il comportamento più grave e impattante sull’Isola, anche più di quelli che possono causare incendi (73 per cento) o spreco di acqua (53 per cento). Così, nella regione con il più alto consumo pro-capite di birra, Ichnusa lancia un messaggio ai suoi consumatori: se abbandonate le nostre bottiglie nell’ambiente, non beveteci nemmeno. Ad accendere i riflettori su questo problema una campagna di sensibilizzazione del birrificio che, assieme a Legambiente Sardegna, si propone parte attiva per contrastare il fenomeno e sensibilizzare i sardi e non solo

“Non possiamo girarci dall’altra parte di fronte all’abbandono del vetro nell’ambiente” ha dichiarato Matteo Borocci, direttore del Birrificio Ichnusa. “Per contrastare il fenomeno e ridurre il nostro impatto, da anni promuoviamo il vuoto a rendere in Sardegna, che porta le nostre bottiglie ad essere riutilizzabili fino a 100 volte in 20 anni. Ma sentiamo la responsabilità di fare di più, specie con l’arrivo della bella stagione, quando cresce la voglia di stare insieme fuori casa e, purtroppo, aumentano anche i comportamenti sbagliati. A quanti a fine serata abbandonano le nostre bottiglie in piazza, in spiaggia o nella natura, il nostro messaggio è chiaro: se tratti così la nostra birra preferiamo che tu non la beva affatto. Siamo molto orgogliosi delle nostre birre, proprio per questo non vogliamo vederle contribuire al degrado della terra che amiamo. Da anni facciamo squadra con le comunità locali per tutelare la Sardegna e vogliamo invitare tutti, ancora una volta, a riflettere e a fare la propria parte per preservare la nostra isola per le generazioni future.”

La nuova campagna, che si chiamerà “Il Nostro Impegno” e che verrà lanciata in vista dell’estate, quando la pressione turistica sulla Sardegna è più forte, accende l’attenzione sull’abbandono del vetro nell’ambiente. Anche attraverso i numeri. Secondo la prima ricerca in Italia dedicata al fenomeno, condotta per conto del birrificio Ichnusa da AstraRicercheper 1 italiano su 2 l’abbandono dei rifiuti di vetro è diffuso. 6 italiani su 10 (7 su 10 in Sardegna) affermano che se vedono una bottiglia di vetro abbandonata nell’ambiente la raccolgono (anche se non è la loro). Il 67 per cento riconduce l’abbandono del vetro principalmente ai comportamenti sbagliati dei giovani nella fascia 18-34 anni. Ma quando poi si va a indagare meglio, si scopre che 1 italiano su 4 ha ammesso di aver abbandonato, una o più volte, bottiglie di vetro per strada o nell’ambiente. In altre parole, è chiaro che per risolvere un problema complesso serve l’impegno di tutti, a cominciare dal proprio.

Oltre all’appello alle comunità locali per una socialità sana e rispettosa del territorio, Ichnusa scenderà in campo in prima persona. I dipendenti del birrificio di Assemini si uniranno ai volontari di Legambiente Sardegna in giornate di pulizia dei luoghi della movida di sette località sarde: Cagliari, Alghero, Quartu S. Elena, Olbia, Oristano, Sassari e Villasimius. Momenti di aggregazione e responsabilità con cui il birrificio si mette in gioco e, attraverso il primo gesto concreto, vuole dare il buon esempio.

“Siamo davvero orgogliosi di essere nuovamente al fianco di Ichnusa con questa campagna coraggiosa e innovativa che rappresenta uno dei passi più importanti di Legambiente sul territorio in questi anni. Il nostro obiettivo è comune a quello di Ichnusa, ovvero difendere e trasmettere al futuro una Sardegna ancora bella e intatta” – ha dichiarato Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna. “Nelle nostre azioni di pulizia di lughi della socialità e spiagge cerchiamo di recuperare e smaltire correttamente i rifiuti che qualcuno per incuria, superficialità o disattenzione, ha abbandonato nell’ambiente. E l’estate è il momento dell’anno più delicato per la Sardegna, con il sovraffollamento che mette ulteriore pressione ai suoi ecosistemi bellissimi ma fragili. Attività e campagne di sensibilizzazione come questa ci permettono di rendere tutti più consapevoli che ognuno è parte della soluzione. Non servono grandi gesti per raggiungere un obiettivo, ma la comunità, attraverso piccole azioni dei singoli, può diventare un promotore di grandi e significativi cambiamenti”.

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