Non si ferma la protesta dei gruppi ambientalisti dopo che è stato raso al suolo un bosco di ginepri secolari di un ettaro in un’area ad altissima tutela ambientale nel perimetro del Parco di Porto Conte nel territorio di Alghero. Dopo l’attacco del Grig arriva anche quello del gruppo ‘Sardegna rubata e depredata’ che si concentra soprattutto sul futuro dell’ambiente in Sardegna. Dopo che l’area è stata messa sotto sequestro le polemiche continuano e i rappresentanti di Sardegna rubata e depredata utilizzano la propria pagina Facebook per inviare un avvertimento: “A voler essere maliziosi, tale operazione di vandalica devastazione, ha tutta l’aria di essere una attività preparatoria alla tanto agognata colata di cemento promessa dalla Giunta Solinas che da settimane spinge per l’approvazione del disegno di legge che ha come oggetto le disposizioni per il riuso, la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio esistente”.
Un rischio per il gruppo di ambientalisti visto che la legge sarebbe buona solo “per soddisfare gli appetiti mattonari e cementificatori di imprenditori privi di scrupoli e politici conniventi e compiacenti“. Da qui la ferma condanna che si unisce al Gruppo di intervento giuridico “nell’applaudire l’azione del Corpo forestale e siamo pronti a supportare l’organizzazione per la costituzione di parte civile in caso di dibattimento penale, con la richiesta di esemplare condanna dei responsabili di un vero e proprio delitto ambientale”.