Eolico a Villanovaforru, sì da Roma a 4 maxi pale. Il sindaco: “Espropri al via, è predazione”

“Siamo alla predazione pura e il padrone bianco fa quel che vuole”. Ha scritto così il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis. Il Comune, nel Sud Sardegna, è quel del nuraghe di Genna Maria, struttura complessa di 3.500 anni fa che domina la collina appena fuori il paese, diventato nel tempo un importante centro culturale, anche per via del museo.

Ma a Villanovaforru l’autodeterminazione del Municipio sembra carta straccia. Il sindaco lo ha raccontato in due diversi post, pubblicati negli ultimi tre giorni. Il più recente, di ieri mattina, è una sentenza per il territorio. Perché Roma, per il tramite del ministero dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, un fedelissimo di Silvio Berlusconi, ha deliberato il via libera a due progetti eolici.

In totale a Villanovaforru verranno sistemate “quattro pale, alte tra i 200 e i 220 metri“, ha comunicato Onnis. “Questa mattina (ieri, ndr) dopo tante dicerie abbiamo ricevuto due avvisi dal ministero. Si tratta di altrettanti progetti riguardanti fonti rinnovabili e facenti capo a due diverse multinazionali”.

Ci saranno gli espropri, perché i forestieri possano fare il business in Sardegna. Terre tolte a chi in quelle colline è cresciuto. Per questo il sindaco ha deciso di convocare un’assemblea pubblica per lunedì 22 maggio, alle 18.30. Onnis fa sapere che le confische “riguarderanno molti di voi”.

È una questione che tocca tutti e che mette a rischio tutto“, ha scritto ancora il capo del Municipio. Anche perché “le aree da espropriare sono già state individuate”, continua il post di Onnis. “Abbiamo poche settimane per opporci“, è la chiamata alle armi. Una battaglia civica e civile. Villanovaforru non ci sta.

Di certo, a fronte di uno dei progetti già presentato e autorizzato dagli uffici del ministro berlusconiano, “non sono state offerte compensazioni materiali“. Il sindaco l’ha fatto sapere nell’altro post, di tre giorni fa, nel quale Onnis ha spiegato che in Comune sono andati “tre emissari di una multinazionale. Mi hanno indicato la collina del territorio di Villanovaforru sulla quale si ergerà una pala da duecento metri (una delle quattro previste intorno al paese, ndr). Non avevano alcun obbligo di rendermi visita, ma hanno tenuto a dire che vogliono conoscere le comunità locali”.

Ha scritto ancora Onnis: “Il tempo della permanenza in Municipio è stato di venti minuti. Naturalmente, sapendo del progetto, ho sentito già nei giorni scorsi il nostro avvocato e il Gruppo d’intervento giuridico (Grig). Visto l’andazzo, direi che in questa ordalia siamo soli. Soli, ma non rassegnati. Come sempre da anni”.

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