Energia, primi passi per la condivisione: enti e cittadini insieme per l’elettricità

Compie qualche passo avanti la legge per l’istituzione delle ‘Comunità energetiche’ approvata all’unanimità dalla commissione Attività produttive del Consiglio regionale. Si tratta di un testo che prevede aggregazioni, costituite su base comunale o sovracomunale, da parte di cittadini, enti locali e imprese che si associano per la produzione, l’accumulo e il consumo di energia in forma aggregata. Il primo firmatario della legge è l’esponente dei Progressisti, Gian Franco Satta, convinto che si tratti di un provvedimento che “mira a stimolare, anche in Sardegna, la produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso il coinvolgimento diretto dei consumatori finali“. Una legge che segue gli orientamenti più recenti che identificano nel consumatore “il vero motore della transizione – sottolinea Satta – verso un nuovo modello di produzione e consumo di energia maggiormente sostenibile. L’utente, in questa nuova visione, andrà a contribuire in modo attivo al soddisfacimento dei propri fabbisogni energetici e di quelli del proprio territorio di appartenenza”.

Il testo ha tra gli obiettivi quello di favorire l’installazione di impianti cosiddetti ‘stand-alone’ oppure ‘off grid’ (non sono connessi alla rete di distribuzione dell’energia elettrica e tutta quella prodotta viene immagazzinata e utilizzata in un circuito chiuso) nelle numerose zone della Sardegna che non sono servite dalla rete elettrica nazionale, chiamate utenze elettriche isolate. Si tratta maggiormente di aree rurali, distanti dai grandi centri urbani, che a causa di questa situazione costituiscono un ostacolo allo sviluppo delle numerose aziende che lavorano nell’agro.  Dunque, la proposta di legge cercherà di focalizzarsi e sostenere le aree territoriali più deboli, “fornendo loro uno strumento da utilizzare per combattere la crisi economica e lo spopolamento”.  Nel testo, infatti, è previsto esplicitamente che la Regione sosterrà nell’ambito della programmazione delle politiche regionali ed europee quelle comunità energetiche di aree interne e svantaggiate con problemi di spopolamento e invecchiamento della popolazione”.

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