Da Singapore a Nuoro per fare affari con l’eolico: è rivolta. C’è anche un progetto spagnolo

Dopo la Marmilla, anche Nuoro si sta convertendo in meta ambita per fare il business con l’eolico. La rivolta ha deciso di guidarla il presidente del Consiglio comunale, Sebastian Cocco, che punta il dito contro due nuovi progetti: uno si chiama Intraemontes, e lo propone una società di Singapore; l’altro, denominato Perda Pinta, è spagnolo.

“In totale – ha scritto Cocco – sono circa 30 aerogeneratori alti complessivamente 220 metri e una potenza che si aggira sui 180 megawatt. Dall’esame della documentazione, consultabile sul sito del ministero, emerge che le zone interessate, prossime alla zona industriale di
Prato Sardo, non solo ricadono su aree soggette a vincolo idrogeologico e paesaggistico, per la presenza di numerosi nuraghi, ma modificheranno irrimediabilmente lo stesso orizzonte“, denuncia il capo dell’assise civica.

Cocco fa quindi un passaggio “sull’energia prodotta che pare venga immessa sulla rete nazionale senza nessun beneficio diretto per le utenze domestiche e industriali della città.
Non si tratta di essere contro o a favore delle rinnovabili: la sensibilità verso una transizione
energetica sostenibile che abbandoni le vecchie e dannose fonti di approvvigionamento è patrimonio pressoché comune di tutte le forze politiche nazionali e locali – osserva il presidente -. Ma le comunità devono decidere su quali nuove fonti investire e sacrificare il proprio territorio”.

L’aria di rivolta tira fortissima: “È inammissibile che il ruolo dei Comuni sia relegato a una funzione passiva, in cui le amministrazioni locali devono limitarsi a una presa d’atto di questi progetti. Peraltro si tratta per lo più di interventi speculativi. Ma è ancora più inammissibile – prosegue Cocco – che il Consiglio comunale, organo sovrano rappresentativo di tutta la comunità nuorese, non venga coinvolto in una decisione così impattante, non fosse altro che alcuni terreni interessati sono di proprietà municipale”.

Sia sul progetto presentato dalla società di Singapore che su quello spagnolo, le carte “sono già arrivate negli uffici della Regione Sardegna per l’autorizzazione definitiva”, è l’informazione che ha il presidente dell’Aula. Il quale chiama alla protesta. “La mobilitazione che si è innescata in altri Comuni dell’Isola non può lasciare indifferenti i cittadini nuoresi che devono essere resi edotti dei costi e dei benefici di un’operazione. Sebbene i due interventi interessino anche diverse proprietà private, l’eolico ha indubbi riflessi pubblici sul versante ambientale, energetico e delle attività agricole presenti in zona”.

Cocco chiude la propria nota così: “Alla prossima conferenza dei capigruppo proporrò di dedicare, innanzitutto, un Consiglio comunale apposito alla presenza di esperti del settore, delle forze politiche e sociali. Se del caso utilizzeremo anche strumenti di consultazione popolare previsti dallo Statuto Comunale, quale il referendum consultivo, per esprimerci sull’opportunità o meno di questi progetti”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share