Un complesso turistico a Porto Botte. Grig: “Zona di cemento vicino al mare”

Un progetto immobiliare di notevoli dimensioni a due passi dalla costa del Sulcis, a Porto Botte (Masainas). Lo denuncia l’associazione ecologista del Gruppo d’intervento giuridico. Si tratta del “Borgo del benessere”, progetto presentato dalla onlus Ageing società – Osservatorio terza età di Roma, che promette “un modello alternativo di turismo accessibile e di residenzialità, indirizzato alla popolazione anziana, che potrebbe portare ad un rilevante incremento occupazionale (si stimano 340 unità a impiego diretto)”.

Nello specifico, il complesso dovrebbe essere di circa 220mila metri cubi e si dovrebbe sviluppare su terreni di proprietà prevalentemente privata. “È costituito da strutture turistico-alberghiere (hotel 4/5 stelle, casa per anziani), agro-turistiche, socio-sanitarie (centro fisioterapia, poliambulatorio), commerciali (mercato), sportive (campi da tennis, calcetto, basket, pallavolo, piscina, golf, ippica), ricreativo-culturali (sala conferenze, cinema, teatro, centro congressi e didattico), una fattoria sociale e didattica, 110 unità abitative destinate ad housing e cohousing sociale, cui si aggiunge una ridotta quota di edilizia a libero mercato. È previsto un investimento di circa euro 145 milioni in 6 anni, di cui il 30 per cento mediante contributi a fondo perduto”, si legge nella nota del Grig. Che si chiede: “Come può sviluppare un progetto simile un gruppo di studio internazionale che promuove ricerche e studi in tema di aspetti biologici, clinici e sociali connessi con l’invecchiamento della popolazione, allo scopo di contribuire allo sviluppo delle conoscenze scientifiche ed all’ottimizzazione delle risorse economiche e delle strategie sociali e politiche necessarie per affrontare l’esplosione demografica della terza età?”.

“Non è dato saperlo, ma ci credono, più o meno ciecamente, al Comune di Masainas”, chiosa l’associazione. Il Consiglio comunale ha dichiarato il “pubblico interesse” per la proposta immobiliare e la Giunta regionale ha riconosciuto “il preminente interesse generale e la rilevanza regionale dell’intervento proposto”, consentendo la variante allo strumento urbanistico vigente di Masainas. La proposta sottolinea il Grig – arriva dall’assessore all’Urbanistica, Quirico Sanna, e dall’assessora all’Industria, Alessandra Zedda, assente il presidente Christian Solinas. “Tanto favor principis, nonostante il progetto stia migrando dalla vicina Giba, dove negli anni scorsi (2103) avrebbe dovuto esser realizzato, ma non andò avanti (2014) – sottolinea l’associazione -.  Che cosa potrebbe esser cambiato in questi anni? Con la recente legge regionale 13 luglio 2020 (Norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale), la Giunta vorrebbe riscrivere a propria immagine e somiglianza le parti del piano paesaggistico regionale (Ppr) relativamente alle fasce costiere, ai beni identitari e proprio alle zone agricole. È certamente solo una coincidenza, ma ci spinge a voler difendere con ancora più intensità ed efficacia normativa di salvaguardia ambientale e pianificazione paesaggistica. Abbiamo difeso, difendiamo e difenderemo la nostra Terra, millimetro per millimetro – conclude il Grig -. Ne stiano certi”.

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