Cervo sardo, 75mila firme contro gli abbattimenti. Grig: “Lampis batta un colpo”

Prosegue la mobilitazione contro il piano di abbattimenti del cervo sardo, annunciata in Consiglio regionale dall’assessore all’Ambiente, Gianni Lampis, per via della presenza di “esemplari in eccesso” che provocherebbero “problemi di tipo sociale, economico e anche di ordine pubblico”. Sono quasi 75mila i cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare per la salvaguardia del cervo sardo promossa dall’associazione ambientalista Gruppo d’intervento giuridico (Grig) sulla piattaforma Change.org in circa due mesi. “Una marea di firme – sottolinea l’associazione -, decine di migliaia di cittadini che rifiutano il piombo risanatore tanto caro a chi dovrebbe difendere l’ambiente, ma lo ignora. Decine di migliaia di cittadini che vogliono difendere uno degli animali-simbolo della Sardegna e del Mediterraneo da un’ottusa politica ambientale intrisa di penosi interessi elettorali e venatori. Una richiesta chiara, palese, forte, in netto contrasto con le pretese di parte del mondo venatorio isolano che se ne frega altamente di tutto quello che non riguarda la possibilità di sparare a questo o a quest’altro animale”.

In questi giorni la petizione viene inviata al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, all’assessore Lampis e al presidente dell’Ispra, Stefano Laporta, chiedendo se vi siano eventuali autorizzazioni per piani di abbattimento dell’ungulato a qualsiasi titolo e con quali motivazioni scientifiche. Un primo invio della petizione con i primi 30 mila sottoscrittori ha visto la risposta da parte dell’Ispra, che ha affermato che “non ha espresso pareri circa piani di controllo del cervo sardo”. Il parere è necessario per legge. “Unico amministratore pubblico silenzioso l’assessore Lampis – attacca il Grig -, tanto vicino alle istanze venatorie quanto incapace di assumersi le sue responsabilità davanti alle richieste di decine e decine di migliaia di cittadini. L’inerzia dell’assessore – al pari dei colleghi dell’Esecutivo regionale – per esempio, nel contrasto alla ricorrente invasione-disastro delle cavallette con ormai decine di migliaia di ettari devastati fa il degno paio con le proposte di taglio del territorio protetto dai parchi naturali e dei piani di abbattimento del cervo sardo. Si degnerà l’assessore Lampis a rispondere a più di 75 mila cittadini?”.

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