“Cantieri sul lungomare, a due passi dalla spiaggia di Pistis, nel territorio comunale di Arbus, nel Sud Sardegna“. L’ennesima denuncia è di Stefano Deliperi, presidente dell’associazione ambientalista Gruppo d’intervento giuridico, che oggi ha inoltrato un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione di provvedimenti finalizzata a verificare la legittimità o meno dei lavori in corso per la realizzazione di una struttura ricettiva. Coinvolti nell’iniziativa il ministero della Cultura, la Regione, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari, il Comune di Arbus, i Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale. Informata anche la procura di Cagliari.
“Il cartello ‘inizio lavori’ indica in pratica la realizzazione di una struttura ricettiva al posto di un rudere – spiega Deliperi – una riqualificazione positiva, in linea di massima, perché non dovrebbe prevedere ulteriore consumo di suolo in un’area di grande valore ambientale”. La zona, ricorda, è “tutelata con specifico vincolo paesaggistico, mentre la fascia dei 300 metri dalla battigia marina e gli ambienti dunali sono tutelati con specifico vincolo di conservazione integrale, nonché con specifica disciplina del piano paesaggistico regionale”. Non solo. La Corte costituzionale, spiega Deliperi, in una recente sentenza “ha annullato alcune disposizioni della legge regionale del 23 ottobre 2023, nella parte in cui reintroduceva la possibilità di demolire e ricostruire i fabbricati siti nella fascia di conservazione integrale dei trecento metri dalla linea di battigia marina, anche senza conservarne la conformazione, l’ubicazione, le caratteristiche planivolumetriche e tipologiche originarie”.
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