Alghero, c’è l’accordo per la posidonia. Bruno esulta, ambientalisti preoccupati

Svolta per la posidonia spiaggiata nel litorale di Alghero. Con la mediazione di Confcommercio e Federlaberghi, il Comune e gli operatori balneari hanno trovato l’accordo per far partire il progetto dell’assessorato regionale all’Ambiente con la chiusura dei siti di stoccaggio, con l’intervento da 800mila euro ci saranno la definitiva rimozione dei cumuli storici di piante marine, la pulizia sistematica delle spiagge, la vagliatura dei residui nella sabbia e la loro caratterizzazione.

La Verde Vita di Porto Torres vaglierà la posidonia e caratterizzerà la sabbia, ripristinando le condizioni ambientali ottimali ed eliminando definitivamente i disagi causati dai cumuli. Dalla prossima stagione balneare ci sarà un solo il sito di stoccaggio a Cuguttu, in un terreno pubblico lungo la litoranea urbana tra Alghero e Fertilia. Accoglierà solo materiale appena asportato. Sarà poi prelevato per i riposizionamenti autunnali. Comune, Confcommercio, Federalberghi e operatori balneari lavorano a un protocollo d’intesa per un piano operativo della pulizia dei litorali e della gestione della posidonia spiaggiata.

“Questo è l’anno zero”, commenta il sindaco Mario Bruno. Intanto Wwf, Italia nostra, Gruppo di intervento giuridico, Ferderparchi, Codacons e Lipu tornano alla carica. Visionati i documenti avuti dal Comune e la relazione dell’Arpas, gli ambientalisti ribadiscono “la richiesta di indagini e di esami fisico-chimici nei depositi storici di posidonia” e chiedono che “il riposizionamento della posidonia avvenga con mezzi meccanici di piccole dimensioni, a basso impatto sull’arenile”. Il loro auspicio è che “nell’asportazione della posidonia si tutelino le piante pioniere”. In vista del Pul chiedono, infine, che “gli stabilimenti balneari siano a cinquanta metri uno dall’altro”.

 

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