Agricoltura biologica contro il caro energia: la Sardegna settima in Italia

La crisi energetica sta facendo crescere notevolmente l’agricoltura biologica che consente di tagliare di un terzo i consumi energetici attraverso l’utilizzo di tecniche meno intensive, le filiere corte e la rinuncia ai concimi chimici di sintesi prodotti con l’uso di gas.

I terreni coltivati a bio in Italia hanno raggiunto quasi 2,2 milioni di ettari, il massimo di sempre. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti, diffusa in occasione dell’inaugurazione del Sana, il salone internazionale del biologico a Bologna. L’Italia è leader in Europa con il 17,4 dei terreni bio, quasi il doppio della media europea (circa 9%) e molto vicino agli obiettivi previsti dalla strategia Ue per il cibo “Farm to Fork”, che prevede di portare le superfici bio europee al 25% entro il 2030.

In Sardegna, in un anno, dal 2020 al 2021, secondo le elaborazioni di Coldiretti Sardegna sui dati pubblicati dal Sinab, le superfici sarde biologiche sono cresciute del 2,4% mentre gli operatori del 5,4%. Nell’Isola infatti ci sono 150.456 ettari che la classificano al settimo posto tra le regioni italiane con il 12,7% del totale (2.186.570), mentre le imprese bio sono 2.202, rispetto 86.144 dell’intera Penisola.

A rappresentare la Sardegna al Sana, la giovane Laura Cocco, ultima generazione dell’azienda agricola Peddio di Cuglieri, una azienda olivicola leader nel territorio del Montiferru nella produzione di olio extravergine bio e Dop.

“Nella nostra azienda recuperiamo e riconvertiamo i prodotti ritenuti fino a qualche anno fa scarto di lavorazione – ha sottolineato Cocco -. All’esterno del frantoio è presente un impianto di estrazione delle sanse il cui scopo è quello di separare la polpa dal nocciolino il quale viene stoccato e utilizzato come combustibile per le caldaie aziendali, la sansa invece viene ritirata da impianti a biogas per alimentare i digestori”.

“Da parte di Coldiretti c’è il massimo impegno per sostenerla e favorirla l’agricoltura bio – evidenzia il presidente regionale, Battista Cualbu -. A livello nazionale è nata l’associazione Coldiretti Bio mentre in Sardegna da circa un anno abbiamo costituito il Distretto Bio Sardegna, il più grande d’Italia. Per Coldiretti è necessario costruire filiere biologiche interamente italiane e di riuscire a comunicare, anche nelle etichette del prodotto biologico, l’origine made in Italy della materia prima agricola, come peraltro previsto nella Legge 23 sull’agricoltura biologica, approvata quest’anno in Parlamento e della quale si è in attesa della piena applicazione”.

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