Terna conclude il trapianto di 48.500 talee di Posidonia oceanica a Terra Mala (Cagliari), salvaguardando l’ecosistema marino in vista del Tyrrhenian Link.
In collaborazione con Adnkronos.
Terna ha completato un’importante operazione di trapianto di Posidonia oceanica a Terra Mala, nella Città Metropolitana di Cagliari. Sono state riposizionate circa 48.500 talee su un’area di 1.515 m², a una profondità di 10-12 metri. L’intervento è parte del più ampio progetto del Tyrrhenian Link, l’interconnessione sottomarina tra Sardegna e Sicilia, essenziale per il futuro della rete elettrica italiana. Il trapianto, eseguito da subacquei e biologi marini, mira a proteggere un habitat prezioso per la biodiversità e la lotta all’erosione costiera.
Le talee sono state riposizionate in siti idonei, secondo criteri ambientali specifici al fine di favorirne la crescita e la conservazione.
Con un monitoraggio ambientale quinquennale, Terna si impegna nella sostenibilità ambientale, integrando innovazione e tutela del mare.
La Posidonia oceanica riveste un ruolo fondamentale per l’ecosistema marino in quanto svolge un’azione di protezione della linea di costa dall’erosione e funge da habitat per numerosi organismi animali e vegetali che al suo interno vi trovano nutrimento e riparo.
Il progetto è stato seguito in ogni sua tappa da personale qualificato Terna e condiviso con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Direzione Generale Tutela della Biodiversità e del Mare) attraverso il supporto di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
L’attività rientra nel più ampio progetto del Tyrrhenian Link, per il quale Terna prevede un investimento complessivo di 3,7 miliardi di euro. L’opera comprende due collegamenti in corrente continua a 500 kV: il ramo est tra Campania e Sicilia e il ramo ovest tra Sicilia e Sardegna. Grazie alla sua capacità di trasmissione, il Tyrrhenian Link contribuirà significativamente al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Il completamento dell’opera è previsto per il 2028.