L’identità della Sardegna attraverso i documentari, torna il festival IsReal

Da martedì 27 maggio a domenica primo giugno 2025, l’Auditorium G. Lilliu di Nuoro ospiterà la nona edizione di IsReal – Festival del Cinema Documentario. Organizzato dall’I.S.R.E. (Istituto Superiore Regionale Etnografico) e diretto da Alessandro Stellino, il festival presenterà una selezione di circa trenta film documentari, diretti da registi locali e internazionali, con un forte focus sulle tradizioni, la cultura e l’identità della Sardegna. La partecipazione al festival e la visione dei film sono gratuite e aperte a tutti.

«Con grande orgoglio, l’I.S.R.E. presenta la nona edizione di IsReal, un festival che continua a valorizzare il cinema documentario come strumento di riflessione sulle trasformazioni sociali e culturali del nostro territorio. Radicato nel cuore della Sardegna, IsReal continua a svolgere un ruolo strategico nel favorire il dialogo tra studiosi, cineasti e pubblico, consolidando la città di Nuoro come centro di riferimento assoluto per il cinema documentario e per la ricerca etnografica».
Stefano Lavra, Presidente I.S.R.E.

IsReal pone particolare enfasi sulla sezione “Scenari Sardi”, che si propone di raccontare la Sardegna contemporanea attraverso le trasformazioni sociali e culturali che la attraversano. Il festival arricchisce la sua proposta anche con un Concorso Internazionale di grande valore artistico e culturale e con un’apertura verso il cinema etnomusicologico. «IsReal non è solo un luogo dove il cinema documentario incontra il pubblico» – dichiara il Direttore Alessandro Stellino – «ma un crocevia di storie che permettono di riflettere sui cambiamenti che attraversano le nostre società. È una piattaforma per il dialogo tra culture, un’opportunità per confrontarsi con la realtà di altri luoghi e allo stesso tempo riscoprire la nostra identità». In questo contesto, il festival si conferma come un’importante occasione per promuovere una visione articolata e sfaccettata della Sardegna, dove il cinema diventa strumento di analisi e condivisione, capace di raccontare storie universali con un linguaggio autentico e coinvolgente.

Questa edizione sarà caratterizzata dal ritorno del maestro del cinema sardo Giovanni Columbu, che aprirà il festival con il suo nuovo film di animazione “Balentes”. Il film, ambientato negli anni ‘40 in Sardegna, racconta la storia di due giovani idealisti desiderosi di liberare dei cavalli destinati al fronte, con uno sguardo poetico e rivoluzionario. Columbu, già autore di lavori riconosciuti a livello internazionale, segna con questo film il suo debutto nell’animazione, un segno tangibile della sua continua ricerca e innovazione nel linguaggio cinematografico.

Infine, il festival renderà omaggio a un regista fondamentale nel panorama del documentario internazionale, Pierre-Yves Vandeweerd, con una rassegna dedicata ai suoi lavori più significativi. I suoi film esplorano le esistenze di chi vive segnato dalla perdita, dall’esilio e dai conflitti interiori, offrendo al pubblico un’occasione per riflettere su temi universali come la sofferenza umana e la resistenza alle avversità.

La Giuria internazionale composta da Valeria D’Ambrosio, storica dell’arte e curatrice d’arte contemporanea, Cécile Embleton, autrice e regista franco-inglese, e dall’etnomusicologo e docente Marco Lutzu, assegnerà il Primo e il Secondo premio all’interno del Concorso Internazionale, nonché quello per il miglior film etnomusicologico. Mentre la Giuria Giovani assegnerà il Terzo premio a un film del Concorso Internazionale, portando un punto di vista fresco e dinamico sull’arte cinematografica contemporanea.

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