Tra le nuove insegne aperte in città quella del 36enne vuole unire la tradizione isolana a eventi tematici e serate musicali
di Beatrice Perri
Con l’apertura del ristorante Ruja a Cagliari, Federico Ena, 36 anni, porta l’anima dell’Ogliastra nel cuore del capoluogo sardo. Dopo il successo del Niala, un altro locale a Ussassai, Ena ha deciso di ampliare la sua visione imprenditoriale, creando un luogo dove la tradizione dell’entroterra incontra le esigenze di una città dinamica e curiosa.
Racconta l’avventura del Niala. Nacque nell’estate del 2021, in collaborazione con Silvio Giacobbe, 34 anni, che ha fatto scoprire a Federico le bellezze di Ussassai. Nonostante il lockdown, il Niala nacque come una scommessa coraggiosa. “È stata una vera e propria scommessa“, spiega, “ma è stata vinta, nonostante le difficoltà del momento”. Il concept si basava sulla valorizzazione del territorio ogliastrino, proponendo non solo piatti tipici della tradizione ma anche attività immersive in una location fiabesca, immersa nella natura.
Il successo del Niala ha ispirato Federico a creare il Ruja, una versione urbana del concept di Ussassai. Situato a Cagliari, in via Baylle, il Ruja amplia l’offerta includendo piatti di mare, in linea con la tradizione locale, ma senza dimenticare le radici ogliastrine. Tra le proposte più originali, spicca “Su pani frattau di mare con battuta di gambero e bottarga” una rivisitazione del classico e originale “Pani frattau”. I salumi e altri prodotti tipici ogliastrini provengono direttamente dal Niala, garantendo un legame autentico tra i due ristoranti.
Il nuovo locale di Cagliari
Come il Niala, anche il Ruja punta su eventi tematici e serate dedicate alla musica e alle tradizioni sarde. Il target è principalmente over 40, ma l’obiettivo è avvicinarsi anche a un pubblico più giovane, grazie alla formula aperitivo e alle atmosfere coinvolgenti.
Con radici profonde nel settore enogastronomico, Federico Ena non è nuovo alla ristorazione. La sua prima esperienza è stata con una catena di pizzerie, ma il passaggio alla creazione di un progetto personale ha segnato la svolta: “Per convincere gli altri, devi credere in quello che fai. La ristorazione è qualcosa di personale, serve un’identità forte. I nostri clienti percepiscono che per noi non è solo un lavoro.”
Alla domanda sul futuro della ristorazione in Sardegna, Ena risponde con pragmatismo: “L’offerta è ampia, soprattutto a Cagliari, ma è fondamentale distinguersi. Noi lo facciamo raccontando ai clienti la provenienza e la storia di ciò che serviamo a tavola. La curiosità del pubblico ci spinge a continuare su questa strada”.
Anche i nomi dei ristoranti riflettono il profondo legame con il territorio: il Niala ha come simbolo il muflone, animale emblematico e protetto dell’Ogliastra, mentre il Ruja (da “sa zenti ruja”, in sardo) ha come simbolo il fenicottero, specie iconica di Cagliari. Entrambi rappresentano il rispetto per la natura e l’unicità della Sardegna.
Alla domanda su eventuali espansioni al di fuori della Sardegna, Federico risponde: “Per ora no, ma… perché no?”. Una risposta che lascia spazio a sogni e possibilità, guidate dalla passione e dall’autenticità che contraddistinguono il suo percorso imprenditoriale.