Grave episodio di razzismo durante una partita di calcio di terza categoria tra il Mamoiada e la Gymnasium di Sassari. A denunciarlo, a una settimana dall’evento, è stato il presidente della squadra del Nord Sardegna, Fabrizio Usai. Nel secondo tempo, stando a quanto racconta, un piccolo gruppo di spettatori ha iniziato a fare versi di scimmia rivolti a Ba, giocatore di origine gambiana che milita nella squadra sassarese. Sia i compagni di squadra di Ba che i dirigenti e i giocatori avversari hanno subito preso posizione per difendere l’attaccante e hanno segnalato l’accaduto all’arbitro. In risposta, l’arbitro ha sospeso temporaneamente la partita per sette minuti.
Nonostante la gravità del gesto, in settimana il giudice sportivo ha deciso di non prendere provvedimenti concreti. Pur confermando la partita a porte chiuse per la squadra di casa, ha sospeso la sanzione. Usai, ha espresso la sua frustrazione per la decisione. “Non ci interessano vittorie a tavolino o penalizzazioni per gli avversari, che oltretutto hanno difeso il nostro giocatore insieme a noi. Ma è necessario un segnale forte affinché questi episodi non si ripetano più”, ha dichiarato all’Ansa.
In segno di protesta contro quella che Usai ha definito “l’indifferenza del giudice sportivo”, la Gymnasium ha deciso di non scendere in campo nella partita successiva, prevista contro un’altra squadra di Sassari. Nonostante la sconfitta a tavolino per 3-0, il club ha organizzato un pranzo per gli avversari e ha spiegato loro i motivi della scelta. Sui social, il presidente ha ribadito la posizione della società: “È la prima volta che assistiamo a un episodio simile e non vogliamo che il silenzio prevalga. Questa volta non giochiamo per protesta, ma se in futuro non ci sentiremo tutelati dagli organi competenti, ritireremo la squadra dal campionato. Questi episodi inquinano il calcio e tutto lo sport, andando contro i valori di rispetto, integrazione e vera sportività su cui si fonda la nostra società”.