Gli agricoltori della Nurra potranno contare su una nuova risorsa per contrastare la siccità. La Provincia di Sassari ha infatti autorizzato il riutilizzo delle acque reflue trattate dal depuratore cittadino, garantendo un supporto concreto al settore agricolo. Il via libera, rilasciato il 21 gennaio scorso, avrà una validità di quattro anni e consentirà ad Abbanoa di scaricare le acque depurate dell’impianto di Funtana Veglina nel Rio Caniga, rendendole disponibili per l’irrigazione.
Tuttavia, l’uso dei reflui depurati sarà soggetto al rispetto di rigidi parametri stabiliti dall’autorizzazione provinciale. Inoltre, Abbanoa dovrà fornire una documentazione dettagliata per attestare la conformità alle condizioni imposte.
“Questa autorizzazione rappresenta una boccata d’ossigeno per i coltivatori di fragole, ortaggi, mais ed erbai”, dichiarano Tore Piana e Stefano Ruggiu, presidente e vicepresidente del Centro Studi Agricoli. L’associazione aveva più volte sollecitato questa soluzione per far fronte alla carenza idrica.
Non mancano, tuttavia, le criticità. “Purtroppo non è possibile immettere l’intero flusso delle acque depurate nel bacino del Cuga”, sottolineano Piana e Ruggiu. Un provvedimento dell’ex governatore della Sardegna, Renato Soru, ha infatti destinato il bacino a un uso duplice, civile e irriguo, vietando l’immissione diretta delle acque reflue. Questo vincolo limita l’impiego dei reflui ai soli mesi estivi, lasciando inutilizzata l’acqua disponibile nel periodo invernale.