L’agricoltura, l’allevamento, il cibo e le filiere produttive diventano protagonisti nei tavoli della politica nuorese. In vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, Coldiretti Nuoro Ogliastra ha incontrato i quattro candidati alla carica di sindaco del capoluogo barbaricino per affrontare i temi caldi del territorio, mettendo al centro l’economia rurale e il suo ruolo strategico nello sviluppo locale.
Un confronto costruttivo quello promosso dall’organizzazione agricola guidata dal presidente Leonardo Salis e dal direttore Alessandro Serra, che ha coinvolto Emiliano Fenu (Campo Largo), Giuseppe Luigi Cucca (Alleanza per Nuoro), Lisetta Bidoni (Progetto Nuoro) e Domenico Mele (Democrazia Sovrana Popolare). Quattro volti e programmi diversi, ma con una chiara convergenza: il riconoscimento della centralità del settore agroalimentare e delle sue ricadute su occupazione, servizi, presidio del territorio e identità culturale.
“Abbiamo riscontrato piena condivisione da parte di tutti i candidati – spiegano Salis e Serra – rispetto alla necessità di programmare le politiche territoriali del Comune capoluogo del centro Sardegna. Una Nuoro forte deve saper coinvolgere e valorizzare le realtà produttive, agricole e sociali dei comuni limitrofi. Solo così potrà esprimere appieno il suo potenziale”.
Nel corso degli incontri sono stati affrontati temi cruciali: le infrastrutture, la gestione dell’acqua, la viabilità e i servizi essenziali per il comparto agro-pastorale, ma anche il sostegno al commercio locale e alla filiera del chilometro zero. Spazio anche a idee di sviluppo come l’istituzione di un centro servizi agroalimentare, la proposta di una sede universitaria dedicata all’agricoltura e alla biodiversità e la creazione di una nuova area per il Mercato permanente che diventi polo di promozione, socialità e valorizzazione del territorio, dove organizzare non solo i mercati a chilometro zero promossi da Coldiretti, ma anche eventi promozionali e iniziative in grado di vivacizzare il tessuto urbano e creare occasioni di incontro tra produttori e cittadini. Tutti i candidati hanno riconosciuto la necessità di valorizzare le eccellenze locali e sostenere politiche attive contro lo spopolamento, puntando su infrastrutture adeguate, viabilità, gestione delle risorse idriche e servizi di base per le aree rurali.
Temi che, per Coldiretti, devono essere inseriti in una visione più ampia di territorio integrato, che faccia leva anche su cultura, ambiente, biodiversità e identità. “Nuoro – ribadiscono i vertici Coldiretti – deve saper valorizzare il suo potenziale produttivo e sociale. E questo non può avvenire senza ascoltare chi ogni giorno opera nei campi e nelle aziende, garantendo cibo, lavoro e presidio del territorio”.
Coldiretti ha riaffermato, infatti, il proprio ruolo centrale come organizzazione sindacale e sociale, capace di intercettare bisogni, denunciare disservizi e avanzare proposte concrete a chi amministra. Una funzione storica, che oggi più che mai si intreccia con la volontà di incidere nelle scelte strategiche del Comune. “La ruralità non è un tema del passato – sottolineano ancora Salis e Serra – ma una delle chiavi del futuro. È cultura, ambiente, biodiversità, presidio del territorio e risposta concreta allo spopolamento. Per questo è fondamentale che sia integrata nelle scelte strategiche del nuovo governo cittadino. Non possiamo parlare di futuro senza partire da ciò che tiene vivi i territori – concludono Salis e Serra – e il mondo agricolo rappresenta uno di questi elementi essenziali. Per questo chiediamo che l’agricoltura non sia trattata come un settore tra tanti, ma come l’ossatura della rinascita di Nuoro e della sua provincia”.