Attivisti e volontari di varie associazioni tra cui Lav, Animal Voices United, Avi e cittadini manifesteranno pacificamente contro gli abbattimenti dei cinghiali previsti dal Piano della provincia di Oristano.
“Un progetto assurdo – sottolineano in una nota -, tutto a compiacimento del mondo venatorio, che uccide anche le madri ed i cuccioli al seguito. Una crudeltà motivata principalmente da una “invasione” che cittadini o turisti di quelle coste non hanno mai notato. Questa iniziativa è inaccettabile, eticamente sbagliata, il diritto alla vita non viene riconosciuto a questa specie demonizzata”.
“Allarmismo mediatico – spiegano gli attivisti -, alimentando strumentalmente paure per giustificare un intervento che non piace alle persone che le statistiche ci dicono in larga maggioranza contrarie. Le modalità impiegate per contro spaventano gli animali che di notte cercano salvezza scappando in mare e per le strade. Si spara di notte in prossimità di abitazioni e gli abitanti sono spaventati. Esiste un serio pericolo per la pubblica incolumità. La progressiva antropizzazione del territorio toglie habitat agli animali selvatici e li porta a cercare più spesso le risorse necessarie alla sopravvivenza in aree urbanizzate”.
Secondo gli attivisti “gli abbattimenti non risolvono ma aumentano la prolificità dei cinghiali altre a diffondere maggiormente gli individui sul territorio. Soluzioni non cruente in linea col sentimento dei cittadini esistono. Dissuasori di attraversamento, recinzioni elettrificate, corretta gestione dei rifiuti oltre all’ adozione di progetti sterilizzazione ed ovviamente una informazione mirata per residenti e turisti sono alcune di esse. Chiediamo l’ immediata sospensione degli abbattimenti ed un tavolo con il comune di comune di Cabras, provincia e regione per condividere un piano alternativo etico ed efficace”.