Piazza Palazzo contro il parcheggio di Santa Croce: è stata la sfida a Cagliari tra la manifestazione del Pd e quella voluta dai Fratelli d’Italia. L’una a sostegno del presidente Sergio Mattarella, minacciato sui social dopo il ‘no’ alla nomina dell’euroscettico Paolo Savana come ministro dell’Economia; l’altra organizzata per contestare la scelta del presidente della Repubblica su un Esecutivo che avrebbe dovuto guidare Giuseppe Conte e da cui gli Fdi si erano tirati fuori dopo le frizioni tra la loro leader Giorgia Meloni e il capo degli M5s, Luigi Di Maio.
Per numero di partecipanti, lo scontro politico cagliaritano sul nome di Mattarella l’ha vinto il Pd che nel sit-in di piazza Palazzo (parte alta della foto di copertina) ha portato davanti alla Prefettura circa trecento persone; una ventina, invece, i presenti alla protesta dei Fratelli d’Italia (parte bassa della foto) tenendo in mano lo striscione con la scritta “la sovranità appartiene al popolo e non ai mercati”.
In piazza Palazzo il primo a intervenire è stato il segretario provinciale Francesco Lilliu che ha organizzato la manifestazione insieme al vice Efisio Demuru, come successo in contemporanea in numerosi capoluoghi italiani. Lilliu ha aperto il sit-in richiamando “le istituzioni democratiche che tutti abbiamo il dovere di difendere ogni giorno e lo stesso facciamo questa sera, in un momento drammatico della storia repubblicana. Da oggi il Pd apre un’assemblea permanente per presidiare le regole della civile convivenza: ci riuniremo anche domani nella sede di via Emilia, sempre dalle 18,30”.
A piazza Palazzo c’erano il governatore Francesco Pigliaru (qui l’intervento) e il sindaco Massimo Zedda (qui l’intervento) che, uno dopo l’altro, hanno preso la parola per chiudere la manifestazione. Presenti anche la deputata Romina Mura e gli assessori regionali Luigi Arru, Barbara Argiolas, Cristiano Erriu e Carlo Careddu. Quasi al completo la giunta Zedda e c’era anche l’ex general manager Maria Cristina Mancini. E poi consiglieri comunali ed ex, insieme a quelli regionali, ma anche dirigenti del Pd e qualche ex Sel. Tra i big pure il presidente della Fondazione Sardegna, Antonello Cabras, l’ex sottosegretario Paolo Fadda e l’ex amministratore unico di Arst, Franco Marras. E poi la nuova generazione dem con il vice segretario regionale Pietro Morittu e il dirigente Giuseppe Frau, così come l’assessore al Personale di Cagliari, Danilo Fadda. Hanno partecipato anche la presidente del Pd sardo, Lalla Pulga, l’ex senatore Ignazio Angioni e alcune rappresentanti dell’Assemblea sardas del partito, come Laura Pisano. Per la Cgil, che ha aderito all’iniziativa, è intervenuta la segretaria della Filcams, Simona Fanzecco.
Sotto il parcheggio di Santa Chiara a guidare il gruppetto di venti Fdi ecco il deputato Salvatore Deidda e il consigliere regionale Paolo Truzzu. Deidda, che è pure il segretario regionale degli Fdi, ha detto: “Abbiamo manifestato a Cagliari per contestare l’operato del presidente Mattarella che, al principio di questa legislatura, ha negato alla coalizione di centrodestra, vincente alle elezioni del 4 marzo, la possibilità di formare un governo adducendo come motivazione il fatto che non avesse i numeri. Poi ha impedito alla maggioranza parlamentare, formata da Cinque Stelle e Lega, di dare vita all’Esecutivo giudicando le idee di un ministro come Paolo Savona, un grande sardo e un grande economista che noi rispettiamo. Il presidente Mattarella è andato oltre le proprie prerogative, come affermato da noti costituzionalisti, anche della nostra Isola, tra i quali Costantino Murgia. Adesso c’è il tecnocrate Cottarelli che non ha nessun numero in Parlamento. Chiediamo per questo le dimissioni del capo dello Stato”. (al. car.)