Meridiana, il Qatar scopre le carte: ecco tutte le condizioni dell’acquisto

Ci sono 900 esuberi, ma trattabili. È questa una delle principali condizioni chieste ai sindacati da Meridiana per chiudere l’accordo con la Qatar Airways, la compagnia aerea firmataria del preliminare che prevede l’acquisizione del 49% della compagnia aerea con sede a Olbia. I numeri reali che disegnano il futuro del vettore e dei suoi 1800 dipendenti sono finalmente emersi stamattina a Roma nella sede del ministero dello Sviluppo economico dove si è tenuto l’incontro fra azienda e sindacati con la supervisione del ministro Federica Guidi e del suo vice Teresa Bellanova.

Le condizioni per l’ingresso del Qatar. Le condizioni per portare avanti il piano Qatar per la salvezza della compagnia aerea creata oltre 50 anni fa dal principe Karim Aga Khan prevedono dunque la mobilità per 900 lavoratori e la revisione del contratto di lavoro. Il numero dei licenziamenti potrebbe essere ridotto attraverso l’utilizzo del part-time. Il contratto di lavoro sarà sicuramente a ribasso anche se non è stato specificato il modello richiesto. In cambio l’azienda, attraverso il nuovo ossigeno garantito dal Qatar, farà entrare in flotta quattro nuovi aerei con base Malpensa da destinare al lungo raggio per il cargo, il traffico merci. Una scelta che non consentirà l’assorbimento di nessun assistente di volo ma solo di piloti e tecnici. Dall’incontro non è emerso nel dettaglio il numero degli esuberi. Ma, a giudicare dalle premesse, la mannaia si abbatterà principalmente su hostess e steward: saranno circa 600 gli assistenti di volo coinvolti dal piano di esuberi, più circa 100 piloti, 150 personale di terra e 50 tecnici. Il Qatar, offrirà comunque al personale che restasse fuori dal perimetro aziendale la possibilità di lavorare a Doha direttamente per la Qatar Airways.

Il piano del Qatar e la flotta. Il piano di Meridiana – Qatar Airways intende tenere aperte le quattro basi di Malpensa, Olbia, Napoli e Linate, ritenute strategiche. Mentre chiuderà quelle di Verona e Cagliari. Una notizia che potrebbe condizionare fortemente le reazioni del fronte sindacale. La parte più consistente del personale Meridiana fa capo alle basi di Olbia e Malpensa. In quest’ultima base è concentrata la maggior parte della forza lavoro dell’ex Eurofly, lavoratori che hanno acquisito professionalità e competenze soprattutto sui voli di lungo raggio. Nessun nuovo investimento è previsto sulla flotta che garantisce i voli commerciali. Resteranno dunque i vecchi Md80 di Meridiana e i Boeing di Air Italy .

Dall’accordo resta fuori la Geasar. Il memorandum siglato fra Meridiana e la compagnia di Doha prevede la creazione di una nuova holding composta da Meridiana Fly, Air Italy e Meridiana Maintenance. Dunque non è stato trovato alcun accordo che preveda la partecipazione del Qatar nel ricco piatto offerto dalla gestione dell’aeroporto Costa Smeralda che resta di totale competenza della Geasar.

Le reazioni del fronte sindacale. Particolarmente difficile questa partita per il fronte sindacale che, al momento, sembra unito nel riconoscere l’importanza dell’occasione offerta dal Qatar per la salvezza della compagnia. Ma tutte le sigle sono rimaste molto deluse dall’assenza di un vero piano di sviluppo. Ci si aspettava un incremento di aerei e operatività nel trasporto passeggeri. L’assenza di nuove macchine nell’operativo commerciale, invece, non prelude a nuovi investimenti e alla volontà di incrementare il traffico della nuova realtà. “Ci aspettavamo qualcosa di più – ha commentato subito dopo l’incontro Gianluca Langiu della Cisl Gallura – aspettiamo di entrare nel merito delle condizioni . La trattativa deve essere ancora avviata ma sicuramente non siamo disposti ad accettare i numeri proposti “. Francesco Staccioli dell’Usb punta a salvare tutti i posti di lavoro “affinché nessun dipendente possa essere lasciato senza un futuro in Meridiana”.

Il presidente Rigotti: “È una grande opportunità e non ci sono alternative”. “Il Piano dà prospettive di solidità che oggi non ci sono” e “l’operazione rafforza l’azienda anche dal punto di vista finanziario”: lo ha detto il presidente di Meridiana Marco Rigotti al termine dell’incontro al Ministero dello sviluppo economico, sottolineando che “alternative non ce ne sono”. “Oggi il trasporto aereo sta assistendo ad uno spostamento del focus verso l’Asia e di questo spostamento Qatar Airways è uno dei principali attori: se riusciremo a fare questa operazione diventeremo partner di uno dei principali attori di questo spostamento”. Rigotti ha spiegato che “è un progetto tutto da costruire: c’è solo il Memorandum of understanding, nulla di vincolante”. Quello che è certo, ha aggiunto, è che Meridiana manterrà le quattro basi e continuerà la continuità territoriale: “poi se ci saranno altre opportunità saremo felici di considerarle, purché siano annuali e non stagionali, che è stato finora un elemento di debolezza”.

La fusione Meridiana Air Italy. Un altro punto difficile da digerire per i sindacati riguarda il tema della fusione fra Meridiana ed Air Italy e la conseguente creazione di una lista di anzianità unica da utilizzare per la scelta degli esuberi . L’azienda sembra categorica: non ci sarà la fusione e dunque gli esuberi interesseranno soltanto il personale Meridiana che ha un costo molto più alto rispetto ai colleghi di Air Italy. Ma a queste dichiarazioni risponde il delegato dell’Usb Riccardo Lonetto: “È inammissibile che il presidente Rigotti continui ad insinuare che l’unificazione fra Meridiana ed Air Italy, unico soggetto economico e giuridico, sia tecnicamente impossibile. Vorrei ricordare al presidente di Meridiana, che è indagato – attacca Lonetto – in merito alla simulazione in frode alla legge per il dualismo aziendale Meridiana-Air italy”. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, “ha esortato” Meridiana e Qatar Airways “ad avviare rapidamente il confronto sia sulle questioni occupazionali sia sugli aspetti legati al contratto di lavoro spiegando che l’opzione Qatar è l’unica in grado di assicurare il rilancio e il consolidamento di Meridiana”. Lo si legge in un comunicato del Mise al termine dell’incontro in cui sono state illustrate le linee guida del nuovo piano industriale. Guidi, sentita dall’ANSA, ha poi invitato tutti alla prudenza, ma si dichiara fiduciosa: “Ci sono aspetti difficili ma credo ci siano buone opportunità per trovare una conclusione”. “La settimana prossima – ha aggiunto il ministro – parte un confronto che auspico possa portare soluzioni su alcuni punti aperti come quello degli esuberi, che si possono affrontare con un ventaglio di strumenti”.

Costanza Bonacossa

 

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