Si alza il tono della vertenza Meridiana. Dall’alba di oggi un pilota ed un assistente di volo della compagnia aerea in crisi, che ha annunciato 1.634 esuberi, hanno dato vita ad una clamorosa forma di protesta: sono saliti su una torre dell’illuminazione all’interno dell’aeroporto Costa Smeralda a Olbia. “Non scenderemo sino alla fine della vertenza”, dicono. I due uomini, saliti in sicurezza con imbragatura e caschetti, sono pronti a rimane lì anche per giorni.
“Abbiamo deciso di protestare ma rimaniamo nella legalità e agiremo consapevolmente, vogliamo far capire che i 1.634 lavoratori Meridiana in mobilità sono determinati nel difendere il loro posto di lavoro”. Così dice Andrea Mascia, 57 anni, pilota Meridiana da 25, uno dei due protagonisti della mobilitazione a 35 metri d’altezza. Sullo stewart si sa soltanto che si chiama Sandro. Entrambi fanno sapere che porteranno avanti la protesta a nome di tutti i lavori della compagnia aerea dell’Aga Khan, e questo “sino a quando qualcuno prenderà la giusta decisione. Sino ad oggi la politica regionale è stata latitante, quella nazionale completamente assente, nonostante si stia parlando di uno dei più grossi licenziamenti di massa della storia”, spiega ancora il piloti che ha una figlia all’università di Milano e presso si porrà anche il problema di come mantenerla.
Andrea e Sandro, organizzati con sacco a pelo, tenda e viveri, hanno il supporto dei colleghi che da terra sono pronti a fornirgli ogni aiuto. “Siamo organizzati e pronti a tutto, siamo imbragati e indossiamo i caschetti. Però, qualora non arrivassero delle risposte in merito alla nostra vertenza – ha aggiunto Mascia -, noi lavoratori siamo pronti ad inasprire la mobilitazione, ma sempre rimanendo all’interno delle azioni legali”. Nel frattempo altri dipendenti Meridiana di Olbia, partiti questa mattina all’alba a bordo di pullman, sono arrivati a Cagliari e si sono uniti ai colleghi che manifestano oggi davanti al Palazzo del Consiglio Regionale.