Dopo un’udienza fiume il Tribunale del Riesame di Tempio Pausania si è riservato di decidere in merito ai due ricorsi presentati dalla proprietà degli alberghi della Costa Smeralda, contro i sequestri negli hotel Romazzino, Cervo e Pitrizza, disposti dalla Procura. “Con questi sequestri la Sardegna Resorts è stata privata del suo diritto di proprietà, sono inoltre stati lesi il diritto di impresa e del lavoro”, ha detto nel corso dell’udienza l’avvocato Antonella Cuccureddu, legale dell’amministratore delegato di Sardegna Resorts, Mariano Pasqualone. Il legale oggi davanti al Collegio, presieduto dal giudice Gemma Cucca, ha prodotto in aula le autorizzazioni paesaggistiche della Soprintendenza, dell’ufficio Tutela del Paesaggio e le autorizzazioni del Corpo Forestale, che attesterebbero “come i lavori siano stati eseguiti tutti secondo la legge, in quanto tutti gli interventi sono coperti da autorizzazione e non esiste alcun danno ambientale”, ha concluso l’avvocato. Il Riesame ha affrontato anche il secondo ricorso, quello presentato dagli avvocati Benedetto Ballero e Rita Dedola, legali dell’architetto Tonino Fadda che ha curato i lavori di riqualificazione degli alberghi a 5 stelle. “Un sequestro sproporzionato che riguarda tutte le nuove opere realizzate che parte da un vecchio abuso di un seminterrato di 80 metri quadri che comunque rientra all’interno del 2% di tolleranza tra autorizzazione e intervento realizzato previsto dalla legge”, ha detto l’avvocato Ballero che ha presentato in aula le autorizzazioni che dimostrerebbero l’infondatezza dei vecchi abusi. “Ci troviamo dinanzi ad un procedimento anomalo che risente del cambio continuo delle contestazioni, che variano a seconda degli sviluppi delle indagini”, ha concluso Ballero.
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