Musicista, organizzatore musicale ed esperto in pianificazione dello sviluppo, Mauro Meli nasce a Cagliari nel 1954. Si diploma in chitarra studiando a Milano con Mauro Storti e a Parigi con Alberto Ponce. Dal 1979 al 1987 si dedica all’insegnamento del suo strumento e all’attività concertistica. Dal 1986 si occupa dell’ideazione e della gestione di progetti culturali e manifestazioni musicali. Attualmente vive e lavora a Parma ed è Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Regio di Parma e del Festival Verdi.
Nel 1986 progetta e dirige, sino al 1988, per l’Amministrazione Provinciale di Como, Lario Musica, manifestazione internazionale comprendente il Premio Lario Musica, Concorso Internazionale di Composizione, l’Accademia di Alto Perfezionamento e il Festival Internazionale Lario Musica. Le iniziative, di cui Meli è Direttore Generale ed Artistico, si svolgono nelle più belle ville e basiliche del lago di Como e si rivolgono ai giovani e alla musica contemporanea. Sono protagonisti, tra gli altri, Arditti String Quartet, Maurice Bourgue, Bruno Canino, Silvio Gualda, Gary Karr, Heinz Holliger, Michel Portal, Azio Corghi, Marco Stroppa, Iannis Xenakis.
Nel settembre 1988 Claudio Abbado lo invita a progettare, organizzare e dirigere Ferrara Musica, la residenza italiana della Chamber Orchestra of Europe. Le iniziative di Ferrara Musica, organizzazione di cui Meli è direttore artistico sino al 1996, si distinguono da subito per il livello artistico e contribuiscono in maniera determinante al rilancio della città estense come centro di attrazione turistico e culturale. Esclusivo anche il rapporto instaurato da Ferrara Musica e da Meli con i Berliner Philharmoniker che, diretti da Claudio Abbado, tornano in Italia dopo diciannove anni di assenza, per un unico concerto, nel 1991, al Teatro Comunale di Ferrara; in seguito Meli organizza, nel 1993 e nel 1996, le tournée dei Berliner Philharmoniker nei principali teatri e istituzioni musicali italiane. Ferrara Musica si afferma come una delle realtà più innovative del panorama musicale, non solo italiano. Molti gli eventi, sia concertistici che operistici, proposti in questi anni, che coinvolgono, oltre a Claudio Abbado, la Chamber Orchestra of Europe ed i Berliner Philharmoniker; complessi quali i Wiener Philharmoniker, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra di Santa Cecilia, la Philharmonia Orchestra di Londra, l’Orchestre Revolutionnaire et Romantique, il Monteverdi Choir. Molte le realizzazioni discografiche incise da Deutsche Grammophon, Teldec ecc e le registrazioni televisive. Alle iniziative di Ferrara Musica partecipano, tra gli altri: musicisti come Radu Lupu, Murray Perahia, Maurizio Pollini, Placido Domingo, Luciano Pavarotti, Ruggiero Raimondi, Cecilia Gasdia, Lucia Valentini Terrani, direttori come Pierre Boulez, John Elliot Gardiner, Carlo Maria Giulini, Nikolaus Harnoncourt, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Esa Pekka Salonen e inoltre personalità tra le quali Roberto Benigni, Luca Ronconi, Jonathan Miller, José Saramago, Luciano Berio.
Contemporaneamente all’attività a Ferrara Musica, la Fiat Auto e la Società Lingotto, dal 1990, affidano a Mauro Meli alcuni progetti di organizzazione musicale a Torino. Nel 1993 Meli riceve l’incarico di coordinatore generale per l’organizzazione e il lancio del nuovo Auditorium Giovanni Agnelli al Lingotto, progettato dall’architetto Renzo Piano, e per la programmazione delle prime stagioni musicali, del 1994 e del 1995. Dedicate prevalentemente alla musica sinfonica, queste stagioni vedono protagonisti alcuni tra i più noti complessi orchestrali del mondo, a partire dai Berliner Philharmoniker che, diretti da Claudio Abbado, sono i protagonisti anche del concerto d’inaugurazione dell’Auditorium.
Nell’agosto del 1996 è nominato Sovrintendente del Tetro Lirico di Cagliari. In breve tempo dà un nuovo assetto produttivo e artistico a questa fondazione lirica riuscendo a farle assumere un ruolo centrale nell’aspirazione della Sardegna di intraprendere un processo di crescita sociale e culturale. In virtù della ricchezza delle proposte e della qualità della programmazione, il Teatro Lirico di Cagliari diventa una delle istituzioni di riferimento nel panorama musicale italiano ed europeo. A Cagliari, Meli progetta e realizza a partire dal 2000 il Festival Internazionale L’Anfiteatro di Cagliari e dal 2001 il Festival di Sant’Efisio. Per la Regione Sardegna, dà vita nel 2001 al progetto Un’Isola di Musica, sistema di coordinamento, organizzazione e gestione delle attività musicali nei teatri, nelle chiese e nelle scuole della Sardegna. Ma è soprattutto per la qualità delle produzioni artistiche e dell’organizzazione che il Teatro Lirico di Cagliari, riesce ad avere in pochi anni una crescita che ha pochi paragoni nella storia del teatro musicale.
Nelle stagioni d’opera, hanno grande successo di pubblico e di critica le numerose riscoperte di titoli importanti, ma di fatto scomparsi dal repertorio: titoli come Die Feen (Wagner), Cerevicki e Opricnik di Caijcovskij, Dalibor di Smetana, Goyescas di Granados, Alfonso und Estrella di Schubert, Die Aegyptische Helena di Strass, Euryanthe di Weber, sono presentati a Cagliari quasi sempre in prima esecuzione in tempi moderni, e sempre con nuove produzioni e nuovi allestimenti, affidati a registi come Graham Vick, Luca Ronconi, Pierluigi Pizzi, Yuri Alexandrov, Denis Krief, La Fura dels Baus. Queste opere sono state tutte registrate per la casa discografica Dynamic. Particolare attenzione viene data anche alle nuove produzioni di titoli di repertorio: riscuotono particolare successo i nuovi allestimenti di Lucia di Lammermoor, Aida, Capriccio, La Vida Breve. A dirigere queste produzioni vengono chiamati direttori quali Lorin Maazel, Rafael Fruhbeck de Burgos, Gennadi Rozhdestvensky, John Eliot Gardiner, George Prêtre. Grande attenzione è data alla costante presenza di musicisti quali Riccardo Muti, Radu Lupu, Carlo Maria Giulini, Pierre Boulez, Murray Perahia, George Solti, Vadim Repin, Mstislav Rostropovich, Zubin Metha, Esa Pekka Salonen, Yuri Temirkanov, Maxim Vangerov; così come è costante a Cagliari la presenza di orchestre quali i Wiener Philharmoniker, la Philharmonia Orchestra di Londra, la Filarmonica della Scala, la Chamber Orchestra of Europe, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks. Grande clamore destano nel mondo musicale i concerti tenuti a Cagliari da Carlos Kleiber e, nel 2003, la residenza europea in esclusiva della New York Philharmonic Orchestra. In sette anni il Teatro Lirico di Cagliari aumenta il budget del 300%, gli spettatori e il numero degli abbonati del 600%.
Nell’estate 2003 Mauro Meli, su diretta richiesta del Maestro Riccardo Muti, è chiamato a dirigere il Teatro alla Scala con il duplice obbiettivo di seguire il completamento – nei tempi previsti dal crono programma – dei lavori di restauro ed adeguamento del Teatro Piermarini, sede storica del Teatro alla Scala. Il crono programma prevedeva la nuova inaugurazione il 7 dicembre 2004 nel Teatro restaurato e pienamente funzionante. L’altro mandato, di carattere artistico era di riportare artisti celebri che da troppi anni mancavano dai programmi del Teatro. Per questo, nel novembre 2003, è nominato Direttore della Divisione Scala e Direttore Artistico del Teatro alla Scala. In breve tempo riorganizza e rilancia la programmazione del Teatro: riesce ad aumentare del 30% il numero delle rappresentazioni, ad aumentare il numero delle nuove produzioni, sia di lirica che di balletto, e a far ritornare alla Scala alcuni importanti interpreti. Il numero degli abbonati aumenta nella stagione 2004-2005 del 50%. Nella stagione sono presenti, oltre a Riccardo Muti, artisti quali Zubin Mehta, Georges Prêtre, Lorin Maazel, Yuri Temirkanov, Simon Rattle, Semyon Bychkov, Mstislav Rostropovich, Luca Ronconi, Pier Luigi Pizzi, Robert Carsen, Graham Vick, Franco Zeffirelli. Nel febbraio 2005 è nominato Sovrintendente, incarico che lascia a maggio, a seguito delle dimissioni del Direttore Musicale del Teatro, Riccardo Muti.
Nell’agosto del 2005 è nominato Sovrintendente del Teatro Regio di Parma., con lo scopo di dare nuovo impulso alle iniziative legate a Giuseppe Verdi e di rilanciare il Teatro nell’affiancarsi alla città nel suo processo di internazionalizzazione. Nel corso del suo primo anno di mandato, a cavallo fra la Stagione d’Opera e la Stagione Concertistica, firma un progetto dedicato a Britten incentrato sulla rappresentazione de The Turn of the Screw nell’allestimento di Luca Ronconi e di War Requiem, entrambi affidati alla direzione di Bruno Bartoletti e un progetto dedicato a Sostakovic, nel centenario della nascita, coinvolgendo musicisti quali Mstilav Rostropovic, Rudolf Barsai, Vladimir Jurowski, Daniele Gatti, Riccardo Muti. Nelle stagioni successive invita a Parma direttori quali Yuri Temirkanov, Georges Prêtre, Claudio Abbado, Lorin Maazel, Esa Pekka Salonen, Riccardo Muti e orchestre quali l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, la Filarmonica della Scala, la Philharmonia Orchestra di Londra, la New York Philharmonic. Dedica grande attenzione allo sviluppo del festival Parma Danza che ospita alcune delle più famose compagnie di balletto del mondo, numerosi prestigiosi coreografi e ballerini. Compie una intensa attività di internazionalizzazione del Teatro Regio sia attraverso l’organizzazione di tournée internazionali (Spagna, Cina, Francia, Germania, India, Messico, Oman, Russia) sia attraverso coproduzioni con altri prestigiosi teatri stranieri e italiani (tra i quali i teatri di Parigi, San Francisco, Montecarlo, Los Angeles, Bilbao, Venezia, Verona…). Dal gennaio 2009 affida a Yuri Temirkanov la direzione musicale del Teatro Regio. Nel gennaio 2011 nomina Primo Direttore Ospite del Teatro, Andrea Battistoni, straordinario talento, adesso avviato ad una prestigiosa carriera internazionale. Nel giugno del 2011, dopo un lavoro ed uno studio durati anni, ha contribuito a restituire ad una vera e autentica funzione teatrale il Teatro Farnese di Parma, assoluto capolavoro dell’architettura teatrale di ogni tempo, che, con un concerto di Claudio Abbado e dell’Orchestra Mozart, ha ripreso ad ospitare, dopo più di 300 anni, oltre 1.500 spettatori. Ma è a Giuseppe Verdi che dedica il massimo delle attenzioni, delle idee e degli sforzi produttivi progettando e realizzando il Festival Verdi che, dal 2007, si svolge ogni anno a Parma e nelle terre di Verdi, dal 1 al 28 di ottobre. Il Festival Verdi è da subito riconosciuto come uno dei primi festival operistici al mondo e manifestazione di riferimento dell’interpretazione verdiana. Il suo innovativo modello organizzativo e produttivo ed il suo successo internazionale ne fanno una delle più importanti manifestazioni culturali del nostro Paese.. Il Teatro Regio di Parma sta curando, in coproduzione con la Unitel di Monaco di Baviera, la registrazione video in alta definizione dell’integrale delle 27 Opere di Giuseppe Verdi.
Nel 2007 è stato Direttore Generale e Artistico del Festival di Ravello.
Nel 2008 Mauro Meli è stato nominato, per i suoi meriti artistici, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Commendatore della Repubblica Italiana.
Insegna "Economia delle aziende culturali" presso la Facoltà di Economia dell’ Università di Ferrara.