Sali e scendi nella terra dei centenari. Baunei, il borgo ‘sospeso’ in Ogliastra

Baunei. Ogliastra. La Barbagia a un passo. Tremila e cinquecento abitanti a 480 metri sul livello del mare. Siamo in piena Blue zone, quella terra dei centenari che dalla Sardegna corre a est verso Icaria in Grecia e Okinawa in Giappone, mentre a ovest si allarga su Loma Linda (California) e la Penisola di Nicoya (Costa Rica). Baunei e un privilegio: il pezzo di montagna su un lato e il mare dall’altro, attraverso la frazione di Santa Maria Navarrese.

Gli uomini e le donne di Baunei vivono un po’ qua e un po’ là. Ora rivolto verso il Supramonte, ora dritto verso il cobalto della costa. In questo Comune ogliastrino le alte rocce sono un tutt’uno dalla terra sino al mare, con le falesie più imponenti d’Europa. Il centro storico è un borgo circondato da una muraglia calcarea, con le case che sembrabno aggrappate al costone di Monte Santo. Leggenda vuole che fu un capraro a fondare Baunei per scappare (e seminare) gli invasori arabi arrivati dal mare.

Certo che Baunei, per spettacolarità, è perla rara. Spicca la chiesa di San Nicola (nella foto), costruita nel Siecento e poi ‘aggiustata’ quattro secoli dopo. Percorrere il paese a piedi toglie il fiato. Bisogna mettersi comode scarpe e avere una buona dose di energie. Tra salite e scale non è una passeggiata. Ma vale la pena, per unicità del paesaggio. la sensazione è quella di stare sospesi a mezz’aria.

Un’altra chiesetta, stavolta dedicata a San Pietro, si trova vicino a Su Sterru, la voragine a una campata più profonda d’Europa. È l’altopiano del Golgo. E anche stavolta sono i racconti popolari a comandare, tra domus de Janas, tombe di giganti e quasi venti complessi nuragici, dove sono stati trovati i famosi bronzetti esposti nel Museo archeologico di Cagliari. Dal Neolitico al trekking dei giorni nostri. L’abisso carsdico ha un diametro di venticinque metri che si allarga sino a quaranta quando più si scende.

Santa Maria Navarrese è invece la base di partenza per le gite verso le cale. Celeberrime. Goloritzè, Biriola, Mariolu e Gabbiani. E ancora Sisine e Luna. Il mare blu si fa smeraldo. D’estate ci sono tour quotidiani, anche con più partenze giornaliere. I centenari insegnano che la natura selvaggia è risorsa e fonte di lunga vita.

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