La fortezza delle torri tra mito e storia: l’imponenza del nuraghe Genna Maria

Basta vederlo dall’alto per capire la maestria che la civiltà nuragica aveva nell’architettura, perché il complesso nuragico Genna Maria è uno dei tesori di tutta la Sardegna archeologica. La fortezza si trova a oltre quattrocento metri di altezza, all’interno di un parco alberato nel territorio di Villanovaforru. La sua posizione gli permette di dominare l’intera Marmilla tanto che lo sguardo può arrivare sino al golfo di Oristano e verso Cagliari. Le prime costruzioni della complesso risalgono al quindicesimo secolo avanti Cristo: inizialmente è stato eretto un torrione centrale dell’altezza di circa dieci metri, attorno al quale era stato costruito una fortificazione che collegava tre torri che ancora circondano il cortile. Ci fu poi una seconda fase (intorno al tredicesimo secolo avanti Cristo) in cui la torre venne avvolta da un bastione con quattro torri. Fu costruito anche un ulteriore cinta muraria con sei torri angolari. Il villaggio nuragico, nato attorno al decimo secolo avanti Cristo, è stato costruito in diversi periodi come testimoniano i resti che mostrano alcune capanne con forme architettoniche complesse e decorazioni. Di particolare fascino è la ‘casa a corte centrale’, grande 150 metri quadri e suddivisa in ambienti che sono collegati a un unico cortile.

Nel complesso nuragico sono stati ritrovati numerosi e preziosi reperti come lucerne, monete, vasi, fiaschi, brocche, portabrace, pintadere, coppe di cottura, macine e ossa animali. Si tratta di oggetti che testimoniano quanto la comunità nuragica e post-nuragica fosse organizzata. Ma il nuraghe di Genna Maria ha un fascino anche misterioso perché spesso si è accostato il nome del complesso nuragico al mito di Atlantide. Platone in due dialoghi (Timeo e Crizia) racconta dell’isola di Atlantide, e parla di una grande isola, ricca di tutti i metalli e parla di uomini costruttori di torri e di una grande pianura. Riferimenti che non hanno avuto riscontri scientifici ufficiali e che animano il dibattito tra scettici e possibilisti. A prescindere da ciò che è stato il complesso nuragico di Genna Maria, tutti possono essere d’accordo sul fatto che si tratti di una affascinante e maestosa testimonianza del passato.

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