Il Cagliari calcio venduto per 80 milioni: dopo 22 anni finisce l’era Cellino

Massimo Cellino non è più il patron del Cagliari calcio, dopo 22 anni di presidenza. Il nuovo proprietario è il gruppo Usa con cui la trattativa era aperta da tempo. Ieri la riunione decisiva a Miami. A confermare la vendita della squadra rossoblù è lo stesso Cellino all’Ansa che ha rilanciato la notizia questa mattina alle 7,15. “Sono felicissimo – ha detto l’imprenditore -, che Dio li benedica. Ora saranno loro a lottare con la burocrazia”. Secondo le prime indiscrezioni, Cellino incasserà una cifra compresa tra gli 80 e gli 85 milioni.

Secondo quanto riporta l’Agenzia, per chiudere l’accordo manca solo una firma, ma Cellino e il gruppo Usa si sono anche già fatti una foto ricordo per suggellare lo storico momento. Il Cagliari Calcio passa dunque al fondo americano interessato non solo al club sportivo, ma anche allo stadio. I nuovi acquirenti hanno messo una condizione: sapere subito dove si potrà giocare il prossimo campionato, visto che quest’anno il Cagliari ha sì potuto disputare le gare interne al Sant’Elia, ma solo con 5mila tifosi sugli spalti.

Il gruppo americano che prende in mano la proprietà del Cagliari è rappresentato in Italia dal manager Luca Silvestrone che sta seguendo anche la trattativa col Comune di Cagliari per cambiare volto al Sant’Elia. C’è già stato un incontro col sindaco Massimo Zedda. L’obiettivo dei nuovi proprietari americani è trasformare lo stadio in un centro turistico e in polo di attrazione cittadino, con tanto di albergo, negozi e locali notturni. Il progetto lo ha firmato l’ architetto Dan Meis, lo stesso che costruirà il nuovo stadio della Roma. Cellino ha detto ancora: “Spero che a loro lascino fare ciò che non hanno permesso a me”.

Quanto al passaggio di proprietà, l’ormai ex patron del Cagliari ha spiegato che ci sarà “una cessione a scaglioni”, passaggi sui qui quali “abbiamo raggiunto un accordo e abbiamo abbozzato una lettera di intenti”. Cellino vende anche il centro sportivo di Assemini e i terreni di Elmas (dove sarebbe dovuto sorgere lo stadio privato), ma non la sede del club in viale La Playa. “È un mio ricordo personale – ha concluso Cellino, la darò in affitto tranne l’ ultimo piano, dove terrò gli uffici della mia società”.

Intanto arriva il primo commento di Silvestrone: Calcio: “Sono stato autorizzato da Cellino a trattare per lo stadio a nome del Cagliari Calcio”. L’emissario del fondo americano era presente alla riunione di Miami che ha sbloccato la trattativa per la cessione. “Cellino si è dimostrato persona brava ed intelligente – ha spiegato all’Ansa il manager -. Ci ha detto che è pronto a rivedere tutti gli accordi presi con il fondo, se lo stesso fondo dovesse avere problemi insormontabili con la burocrazia per lo stadio. E questo gli fa un grande onore”.

Silvestrone riferisce anche altri particolari sulla trattativa: “Cellino e Dan Meis si sono trovati d’ accordo da subito, la riunione è andata anche meglio del previsto, abbiamo programmato tutto, dal pagamento di una caparra (di cui non si conosce la cifra) all’ ingresso nella società a scaglioni”. Il manager emiliano sarà a Cagliari venerdì 30 proprio per la questione dello stadio: “L’ importante è che sia tutto a posto nel più breve tempo possibile, perché dobbiamo impostare la stagione”, ha concluso Silvestrone.

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