Ufficialmente Fabio Aru è il nuovo idolo dei tifosi italiani. Il corridore villacidrese vola letteralmente nella cronoscalata da Bassano al Monte Grappa, sfidando apertamente la maglia rosa Quintana e strappando il terzo posto al francese Rolland. Ora la seconda piazza dista appena quarantuno secondi.
Aru parte alle 16.02 alla caccia del terzo posto. Lo aiuta subito un errore del suo primo inseguitore Majka che prima finisce contro le transenne, poi fa segnare un tempo altissimo al primo intertempo e dopo di che perde tempo nel cambio bici. Fabio invece non sbaglia, tira da subito e guadagna 18 secondi dalla maglia rosa Quintana. Il francese Rolland intanto perde qualcosa dal villacidrese che vede la terza posizione, sostenuto dai tantissimi tifosi italiani presenti nel circuito del Monte Grappa. Majka è raggiunto, superato e staccato, Fabio vola verso il traguardo con appresso gli incitamenti dei ragazzi del Fan Club di Villacidro.
Il tempo è di 1h05’54”, prima posizione nella cronoscalata quando mancano ancora tre corridori. Il suo avversario diretto, il francese Pierre Rolland, arriva con un minuto e quaranta secondi di ritardo che difficilmente potrà recuperare nella difficilissima tappa di domani. A sorpresa anche il colombiano Uran perde smalto e sente le gambe cedere, arriva con un minuto e nove secondi di ritardo ed improvvisamente si ritrova a difendere il secondo posto per appena quarantuno secondi. Che Quintana gli strappi la vittoria di tappa non importa, il più è fatto.
“Ho dato il massimo” dice Aru all’arrivo dopo essersi preso i complimenti di Paolo Bettini, ex ct della nazionale italiana, “questa del Monte Grappa è una salita storica per me, ricorda la mia prima vittoria under 23 quindi ci tenevo a far bene. Mancano ancora due tappe, cercherò di dare il massimo per migliorarmi ma sono già molto contento del lavoro fatto in inverno. Ho lavorato al massimo e sto raccogliendo i frutti di quel lavoro”.
Ora domani la tappa decisiva, da Maniago al durissimo Monte Zoncolan, 1700 metri che negli ultimi dieci anni è diventato “Monte Simoni”, in onore dell’unico atleta in grado di vincere per due volte questo arrivo in salita, ovvero Gilberto Simoni. Per Aru una sfida difficile ma Rigoberto Uran è ad un tiro di schioppo.
Simone Spada