Un tempo alla grande e un tempo a difendere il vantaggio. Il Cagliari ha battuto il Bologna 1-0, portando a casa la seconda vittoria in quattro giorni. Domenica a Crotone i rossoblù hanno rischiato molto, ma hanno fatto bottino pieno mentre per il turno infrasettimanale sono entrati in campo con l’atteggiamento di chi vuole vincere e vuole salvarsi. Quello che mancava da mesi. Il Cagliari ha cambiato marcia e, soprattutto, ha cambiato atteggiamento. Nel primo tempo ha dominato la partita, battendo un corner dopo l’altro e proprio da un calcio d’angolo è arrivata la palla alta che Daniele Rugani con un colpo di testa ha insaccato sul primo palo. Nel secondo è riuscito a parare il colpo e lasciare la Sardegna Arena col bottino pieno.
Fallito il progetto Di Francesco e l’onda verde degli ultimi periodi, l’arrivo di Semplici in panchina ha dato inizio a un nuovo corso puntando sull’esperienza. La difesa ha mostrato solidità affidandosi agli esperti: Godin è un punto di riferimento e la guida con sempre più autorevolezza, Rugani ha segnato il gol-vittoria ed è uscito nell’intervallo per un problema alla gamba (sostituito da Ceppitelli) e Klavan che è tornato in campo con grande concentrazione. Un po’ in ombra il giovane del reparto, Zappa, che si è pure fatto fischiare un cambio fallo e ha avuto le gambe molli in fase offensiva.
Nainggolan è ancora ontano dalla forma migliore, ma si son riviste le sue giocate di grinta e tecnica che l’hanno reso celebre. Nandez ha alternato buoni spunti in avanti con indecisioni nella sua metà campo, ma ha corso come un dannato per tutta la partita. La prima grande occasione della partita stava per essere indimenticabile. Domani è il terzo anniversario della scomparsa di Davide Astori, il sorriso dell’indimenticato campione rossoblù occupava la parte bassa della Curva Sud, e al tredicesimo il suo volto è comparsa sul tabellone. In quel momento Nandez ha messo una palla in mezzo con una rovesciata, Nainggolan ha provato il tiro dal limite e Joao Pedro l’ha deviato di tacco. Purtroppo la rete non è arrivata e il brasiliano era in fuorigioco, ma la delusione per il capolavoro mancato ha lasciato spazio agli applausi commossi per Astori. Pochi minuti dopo è arrivato il corner che ha permesso a Rugani di mettere a segno una rete pesantissima.
Il primo tempo è stato dominato dai rossoblù, col Bologna che si è svegliato solo negli ultimi minuti. Così è cominciata la ripresa, con gli emiliani che hanno cercato di costruire azioni ma poche volte sono arrivati al tiri, trovano sempre l’imbattibile Cragno. Con la girandola di cambi il pallino è rimasto in mano al Bologna, ma nei minuti finali è stato il Cagliari ad avere due occasioni per chiudere la gara, col mister Semplici che ha chiesto l’applauso dei pochi tifosi presenti in tribuna. Pavoletti e Cerri, subentrati a Simeone e Joao Pedro, hanno creato problemi in avanti sfruttando la mole e i colpi di testaAl fischio finale, come fatto a Crotone, l’allenatore e il ds Capozzucca hanno radunato la squadra in cerchio per celebrare la vittoria tra urla e sorrisi. Quelli che in campo non si vedevano da tempo, quelli che i tifosi hanno ritrovato sul loro volto. Col Torino fermato dal Covid, il Cagliari ora è quartultimo a 21 punti e ne ha recuperato tre a Fiorentina, Spezia e Benevento tutte sconfitte e ferme a 25. Le due vittorie in pochi giorni sono una boccata d’ossigeno, la strada è ancora lunga ma la squadra ha mostrato di averlo capito. “Non dobbiamo guardare gli altri – ha detto Semplici a fine gara -, la nostra salvezza dipende da noi”.
Marcello Zasso
