In campo all’ora di pranzo (alle ore 12,30 il fischio d’inizio) per giocarsi la possibilità della salvezza con nove giornate d’anticipo. E anche per interrompere un incantesimo che dura da mezzo secolo: sono infatti cinquant’anni che il Cagliari non vince all’Artemio Franchi. Cioè dal tempo in cui il papa era Giovanni XXIII, il presidente degli Usa John Kennedy e la squadra rossoblu era in serie C e nemmeno sognava la scudetto che sarebbe arrivato una decina di anni dopo. Ma non è necessario andare così lontano per trovare un buon motivo per essere cauti: lo scorso anno fu una debaclé: 3 a 0.
Sarà necessaria la determinazione delle ultime due partite per conseguire un risultato pieno e arrivare alla soglia delle ‘quota-sicurezza’. Il Cagliari troverà un avversario determinato e al limite della disperazione. Se la vittoria darebbe ai rossoblu la sicurezza della salvezza, una sconfitta darebbe al Siena la quasi-certezza della retrocessione. Ha 21 punti ed è al terzultimo posto in classifica. Però il successo della scorsa settimana a Palermo ha rianimato le speranze dei toscani: venderanno cara la pelle.
Assente Sau (colpito mercoledì dall’influenza), infortunato Conti, si punterà su super-Ibarbo, autore della tripletta contro la Samp. Ad affiancarlo all’attacco dovrebbe essere Thiego Ribeiro. In ballottaggio anche Nenè e Pinilla. In difesa ritorna Pisano che affianca la coppia Araudo-Astori e Murru.
