Malpensa, preso stalker di Alessia Orro: incubo finito per la pallavolista sarda

L’incubo di Alessia Orro è finito. Ieri all’aeroporto di Malpensa è stato arrestato un novarese di 53 anni che da tempo perseguitava la pallavolista di Narbolia che gioca alla Unet Yamamay di Busto Arsizio. Angelo Persico aveva una passione morbosa nei confronti della 21enne giocatrice della Nazionale di volley. Sul suo profilo Facebook si vedono solo immagini della giovane accompagnate da messaggi amorosi nei suoi confronti, ma l’uomo non si limitava a seguirla sui social e cercare di contattarla per instaurare una relazione. Era arrivato a minacciarla, pedinarla, presentarsi a tutti gli allenamenti, acquistare un abbonamento ‘vip’ alla squadra in cui gioca Alessia Orro e pernottare negli alberghi dove lei si fermava dopo le partite.

Il commissariato di Busto Arsizio ha seguito la vicenda e ieri gli agenti hanno arrestato Persico appena atterrato a Malpensa. L’uomo aveva seguito la Orro e la sua squadra impegnate nei giorni scorsi in un’amichevole contro la Volley Hermaea di Olbia. Alla polizia la giovane pallavolista di Narbolia ha raccontato che l’uomo le offriva mazzi di fuori, la invitava a cena e chiedeva incontri sessuali. Gli agenti hanno scoperto che aveva già perseguitato due donne ed era stato arrestato perché, una volta fermato, era stato trovato in possesso di due coltelli. Persico è stato arrestato e portato in carcere, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip Nicoletta Guerrero su richiesta del pubblico ministero Flavia Salvatore.

“Sono molto sollevato e felice che che questa triste vicenda si sia risolta in maniera positiva. Abbiamo vissuto le ultime settimane sempre in allerta, ma facendo quadrato attorno ad Alessia Orro, trasmettendole il più possibile un senso di protezione e di sicurezza – commenta Giuseppe Pirola, presidente della squadra di Alessia, la Uyba Volley -. Sentiamo spesso parlare di episodi di stalking, ma viverli sulla propria pelle è decisamente diverso: dico grazie allo staff della nostra società, che si è prodigato per mettere la ragazza sempre nelle migliori condizioni per continuare a svolgere il suo lavoro, alla Polizia di Stato e in particolare al commissariato di Busto Arsizio, che è intervenuto tempestivamente. Dico grazie soprattutto ad Alessia per la sua forza e il suo coraggio. La pallavolo e lo sport sono portatrici di messaggi positivi, mi auguro dunque di non dover più parlare in futuro di episodi così avvilenti”.

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