Il Cagliari espugna la Sardegna Arena. Vittoria show: Crotone battuto per 4-2

Il Cagliari vince e convince alla Sardegna Arena contro un Crotone penalizzato dall’espulsione dell’ex Cigarini. È la prima vittoria in casa per i rossoblù e la seconda consecutiva dopo i tre punti strappati a Torino. Una carica di energia che fa ben sperare per il resto del campionato. La squadra di Di Francesco ‘espugna’ la Sardegna Arena con gli esordienti del gol Lykogiannis e Sottil e con i soliti Simeone e Joao Pedro. Crotone sconfitto 4-2, ma a testa alta. Un passo indietro rispetto allo storico pareggio con la Juve: bene quando attacca, male quando si difende. La squadra calabrese è stata fortemente penalizzata dall’espulsione di Cigarini per doppia ammonizione e nel secondo tempo non ha potuto far altro che cercare di contenere il Cagliari. Anche i rossoblù non brillano in difesa, mentre giocano meglio quando conducono il gioco. Spicca la prestazione di Joao Pedro: non ha sbagliato nessun pallone, ha confezionato l’assist per Simeone e realizzato il gol che ha chiuso la partita.

Fondamentale il suo ritorno in posizione centrale dopo l’avvio di torneo sulla fascia sinistra nel 4-3-3 poi messo da parte da Di Francesco. Il riassunto della gara è tutto nel primo tempo quando le due squadre hanno fatto vedere alti (davanti) e bassi (dietro). Cagliari padrone del campo, ma solo per un quarto d’ora, ma senza tirare quasi mai in porta. Il Crotone fa solo finta di subire perché in realtà è pericoloso prima con Messias e poi con Simy. Alla terza, al 21′, è gol: Reca supera Zappa sulla fascia e mette in mezzo rasoterra. Il resto lo fa Messias: anticipa Godin e infila di sinistro all’angolino. Per l’attaccante primo gol in A. La paura del Cagliari dura quattro minuti. Perché al 25′ arriva il primo gol di Lykogiannis in serie A: perfetto il suo sinistro su punizione. E al 35′ c’è pure il sorpasso con uno che invece segna sempre, Simeone. L’invenzione è di Joao Pedro con una palla filtrante per il compagno: il Cholito, solo davanti a Cordaz, non ha problemi. Al 38′ due occasioni in un minuto per Simy fanno capire che il Crotone però morto non è. E al 43′ arriva il pari: cross ancora da sinistra, Godin respinge, ma questa volta è Molina (primo gol in A) a inventarsi uno spettacolare destro al volo.

Ma chi osa, in questa partita, vince. Basta attaccare: al 45′ cross dal fondo di Zappa e colpo di testa vincente di Sottil. Anche per lui prima rete nella massima serie. La ripresa si apre con il secondo fallo da giallo – secondo l’arbitro- per Cigarini, ed il Crotone resta in dieci. Copione inevitabile: Cagliari che attende e riparte. Ma ospiti volenterosi e pericolosi anche in dieci: brividi per un retropassaggio di Rog e per un tiro da buona posizione di Rispoli. Clamorosa anche l’occasione di Simy (miracolo di Cragno): anche in inferiorità numerica bravo il Crotone a crederci sempre. Ma al 39′ il Cagliari chiude tutto: testa di Pavoletti su corner, miracolo di Cordaz, gol di Joao Pedro primo annullato e poi convalidato grazie al Var. Per il brasiliano il premio per la migliore partita di questo campionato.


Eusebio Di Francesco
si gusta la seconda vittoria di fila, dopo il colpaccio a Torino. “Siamo partiti molto bene – ha detto a fine gara – positiva la reazione dopo lo svantaggio. Nel finale del primo tempo ci siano abbassati troppo ma poi abbiamo reagito. Nella ripresa abbiamo gestito meglio anche grazie a inferiorità numerica. Certo che però la partita andava chiusa un po’ prima”. E più in generale, “la squadra sta crescendo- ha spiegato- ma dobbiamo assolutamente continuare su questo percorso. Il risultato aiuta: due vittoria di fila sono importanti, fanno bene”. Problemi in difesa: “Non mi piace parlare dei singoli reparti ma di fase difensiva che coinvolge tutta la squadra”. Giovanni Stroppa, dal canto suo, analizza gli alti e bassi della sua squadra: “Nel primo tempo – spiega il mister del Crotone – potevamo anche chiudere in vantaggio. Ma ancora dobbiamo migliorare la lettura di certi momenti della gara: sembriamo intimoriti e fragili”. Ripresa paradossalmente più matura. “Siamo rimasti in dieci – continua Stroppa – non so se sia stato decisivo quell’episodio, magari è stato frettoloso ma non voglio fare valutazioni. Nonostante tutto siamo cresciuti e siamo rimasti bene in partita”.

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