Il Cagliari con l’Udinese recupera Pedro, il tecnico Maran: “Obiettivo 23 punti”

Obiettivo quota 20 raggiunto. Ma, per provare a volare, il Cagliari cerca di mettersi un nuovo obiettivo: 23 punti per chiudere il girone d’andata. Il compito, però, domani in Friuli, non è facilissimo: per l’Udinese è la partita dell’anno, visto che i bianconeri vorranno assolutamente scrollarsi di dosso Bologna e zona pericolo. Maran, a sorpresa, può contare su Joao Pedro, uscito dopo un quarto d’ora nella sfida di Santo Stefano contro il Genoa. Il brasiliano si è allenato oggi con la squadra ed è a disposizione: tuttavia, non è scontato il suo utilizzo dal 1′. In alternativa c’è la formula già sperimentata contro i liguri: il 4-4-2 con Ionita in mezzo al campo. Il tecnico non si sbilancia.

“Ho diverse alternative che mi consentono di variare la composizione dell’attacco in base alla nostra condizione e alle caratteristiche dell’avversario – ha spiegato nella conferenza stampa della vigilia -. Vedremo domani, ho ancora un giorno per valutare”. Ma il successo di mercoledì scorso può essere un trampolino di lancio. “Ci ha dato gratificazione soprattutto per come è arrivato – ha sottolineato l’allenatore – dopo un periodo in cui avevamo ottenuto meno di quanto meritavamo. È stata una vittoria di grande cuore. Nel primo quarto d’ora abbiamo praticamente giocato in dieci per l’infortunio di Joao Pedro, ma poi abbiamo corso solo un pericolo nel secondo tempo mentre la squadra ha creato tanto. Questa prestazione fortifica il morale, dobbiamo sfruttare la scia di entusiasmo e metterla in campo a Udine”. Di fronte c’è un avversario con l’acqua alla gola. “I bianconeri – ha avvertito il mister – sono una squadra diversa dalla nostra, molto fisica, che concede poco. Avrà pochi assenti, a parte De Paul, il che permetterà all’allenatore di ricorrere a forze fresche. Dovremo essere bravi ad interpretare la partita, anche in modo diverso rispetto a quanto facciamo di solito”.

“Se i responsabili non sono solo un paio di persone a caccia di notorietà ma siamo in presenza di fatti gravi, sono dell’idea che sia giusto fermare le partite”, ha aggiunto il tecnico commentando gli scontri a Milano prima di Inter-Napoli che hanno portato alla morte di un tifoso. “Bisogna che tutti facciamo uno sforzo per far tornare lo stadio un luogo di festa – ha esortato il tecnico rossoblù – una possibilità di incontro per la gente che ama questo sport”.

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