Questione di testa. Il Cagliari si conferma squadra allergica alle trasferte. Il tabù non si spezza neppure di fronte al Bologna, che non vinceva in casa dal 30 settembre. Altro ko esterno per la squadra di Rolando Maran, che ha più di un rimpianto: “Fino al colpo di testa di Joao Pedro eravamo stati meglio noi, avevamo creato le occasioni più nitide”. Tutte e due con Joao Pedro: traversa nel primo tempo, miracolo di Skorupski nel secondo. Due colpi di testa che avrebbero potuto significare pareggio e cambiare il volto della partita, riscoprendo le fragilità del Bologna. “Purtroppo ci siamo fermati lì, abbiamo iniziato a forzare le giocate e ci siamo smarriti. Il Bologna, con Mihajlovic ha cambiato volto. Nel recente passato era stato sfortunato. Oggi no”.
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È girato il vento in casa Bologna, che grazie al 2-0 sul Cagliari torna in corsa. Soprattutto ritrova certezze e sicurezze, a sentire il suo allenatore Sinisa Mihajlovic: “Così il Bologna si salverà. E’ soprattutto lo spirito che mi è piaciuto oggi”. Non parla di tecnica e di tattica, l’allenatore rossoblù, ma di carattere e qualità morali. Quelle che ha dimostrato Pulgar dal dischetto, in occasione del vantaggio: “Ha avuto gli attributi. Ha calciato meglio oggi in partita che in settimana durante gli allenamenti”. Per uscire dalla zona retrocessione, è soprattutto a quelle che bisogna aggrapparsi: “Nonostante la traversa e la parata di Skorupski, non ho mai avuto la sensazione che potessimo perdere. Abbiamo interpretato bene la gara. E ora puntiamo al Torino: abbiamo le qualità per fare punti anche all’Olimpico”.