Il 2 aprile del 2002 un osservatore tecnico del Venezia Calcio invia ai vertici della società lagunare una sintetica relazione che pare la pagella di un secchione: la giovane promessa su cui aveva posato gli occhi, aveva beccato il massimo dei voti in ventitré ‘materie’ su ventinove. Il ‘prof’ non ha dubbi e al preside(nte) scrive chiaro a piè di report: “Pedigree da professionista con futuro certo. Da tesserare subito”. Malgrado quell’abilità col piede sinistro che risulta appena sufficiente (in tabella il voto più basso, un ‘2’). Ma subito dopo si risale col ‘discreto’ nei calci piazzati e un ‘buono’ sul destro. Poco male. Perché si parla di un portiere. Che appena una settimana prima era stato scartato dal Cagliari Calcio.
I neroverdi però la pensano diversamente e ingaggiano al volo la giovane promessa classe 1987: Salvatore Sirigu, allora quindicenne, entra nella rosa del Venezia dopo aver calcato i campi con la maglia del Siniscola, del Posada e della Puri e forti di Nuoro. Ad aver avuto la vista lunga fino a caldeggiarne l’ingaggio è stato un altro sardo, Massimo Onnis, che ex allenatore dai natali villacidresi con pianta stabile a Nuoro che quattordici anni fa seguì le gesta di oltre 300 aspiranti calciatori. E alla fine ne selezionò appena dodici. Tra questi, manco a dirlo, c’era anche Sirigu.
“Portiere di ottima struttura fisica, longilineo, buona coordinazione, personalità, sempre attento, disciplinato tatticamente – scrive Onnis nella scheda ‘girata’ al Venezia e inviata oggi a Sardinia Post, insieme alle foto del 2002 -. Sirigu gode di ottima stima e considerazione da parte di tutta la squadra. Allenato in modo specifico i margini di miglioramento sono notevoli, come sono ancora tanti i margini di crescita fisica”.
Insieme con Sirigu, a Venezia Massimo Onnis porta anche Valentino Lai (cagliaritano classe 1982 che poi indosserà le maglie di Chievo, Palermo, Salernitana, Triestina e ora della compagine svedese di seconda divisione Viborg FF) e Marco Musu, ma si occuperà anche di Salvatore Carboni.
Oggi Sirigu difende la porta del Paris Santi-Germain. Nella Ville lumière arriva dopo un esborso di 3,9 milioni e Oltralpe è il portiere numero uno, dopo una lunga gavetta nel campionato italiano.
Forse neppure Onnis immaginava che a distanza di quattordici anni Salvatore Sirigu avrebbe difeso con così tanta perizia la porta della Nazionale, all’esordio mondiale contro l’Inghilterra. O forse sì.
