Di Francesco presenta il ‘suo’ Cagliari: “Una squadra coraggiosa e aggressiva”

Mancano dodici giorni all’inizio del campionato di serie A e il Cagliari continua la sua preparazione in vista dell’esordio contro il Sassuolo. Un ritorno al passato per l’allenatore, Eusebio Di Francesco, che inizia la sua avventura nell’Isola con un ritorno al passato. Il mister comincia a delineare il Cagliari del futuro nonostante una preparazione resa particolare dal coronavirus: “A me piace lavorare dando una forte identità al gruppo – chiarisce in una intervista sul sito internet del club nel giorno del suo 51esimo compleanno – ovviamente dipende anche dalle caratteristiche di giocatori. Sta anche all’allenatore capire come far rendere la squadra al meglio. Sto cercando di dare ai ragazzi degli input importanti: la voglia di essere aggressivi e di avere il coraggio di accettare anche in certe situazioni l’uno contro uno”.

Non solo tattica, ma anche un lavoro di mentalità perché Di Francesco punta a trasmettere la voglia di giocare, di palleggiare, di creare situazioni di gioco importanti. Questa è la mentalità. Io sprono i giocatori con idee ed esercitazioni che esasperano determinati concetti, ma che alla lunga sono convinto possano essere utili e possano portare a risultati importanti”. Una nuova sfida. “La mia avventura con il Cagliari – racconta – è iniziata con i primi incontri con il presidente Giulini che sono stati molto importanti per farmi scegliere. Mi è piaciuta la mentalità, la voglia di migliorarsi, la voglia di farmi sentire integrato nel modo di lavorare. E questo mi ha spinto a questa nuova sfida”. E ora? “Ci vorrà del tempo – ammette Di Francesco pensando al 100 per cento della squadra – ma mi piace tantissimo la dedizione al lavoro dei giocatori e ho riscontrato una grande disponibilità. L’aspetto che mi piace di più è il contesto in cui lavoro che coinvolge tutti, indice di grande professionalità e organizzazione”.

Emergenza Covid. “È stato difficile partire perché tra tamponi e altre situazioni abbiamo dovuto rimandare gli allenamenti di gruppo – precisa – Allo stesso tempo questa situazione mi ha insegnato a lavorare in un’altra maniera. Ed è stato in qualche modo anche un momento di crescita”. Per quanto riguarda il rapporto con la città e con la Sardegna, Di Francesco racconta: “Sono andato al Bastione e mi è piaciuto il panorama, il mare e la bellezza della città – confessa il tecnico – sto conoscendo i sardi: all’inizio non sono caldissimi ma è quel distacco giusto perché prima bisogna conoscersi. È un aspetto che mi piace tanto. Ai tifosi posso solamente dire che non vedo l’ora di averli negli spalti. Perché anche da avversario ho potuto constatare quanto calore c’è intorno al Cagliari. Mi auguro di vederli al più presto”.

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