La Dinamo Sassari si sblocca fuori casa anche in campionato riuscendo a vincere un’altra partita ostica come quella con Pesaro col punteggio di 82-77. Decisiva la difesa che ha saputo tenere a bada gli avversari, nonostante qualche blackout abbia messo a repentaglio una gara a portata di mano. Ottimo come sempre Drake Diener, autore di 21 punti.
Torna Marques Green in quintetto al posto di Travis Diener. È lui il mattatore del primo quarto, con una regia sapiente e tre triple che segnano un solco importante sul 22-8. Poi con Trasolini e Turner, Pesaro approfitta di un piccolo blackout biancoblù per ritornare sotto. Il sempre presente Musso, con una tripla, fissa il punteggio sul 24-19.
Pecile, Young e Turner operano un recupero tenuto a bada solo dalle triple di Brian Sacchetti. Travis Diener piazza quattro assist, Drake fa il solito lavoro solista ma i pesaresi sono lanciati e Young prima pareggia e poi fissa il sorpasso. È sempre Drake Diener a rendere meno difficile la gara concludendo il quarto sul 44-42 per i padroni di casa.
Al rientro dagli spogliatoi sono in particolare Drake Diener e Marques Green a sostenere l’iniziativa della Dinamo con canestri e recuperi. Pesaro sbaglia tanto anche grazie alla difesa ermetica degli uomini di Sacchetti con un importantissimo Omar Thomas su Turner e Vanuzzo alle triple, ma ogni tanto Sassari si ferma soprattutto nei rimbalzi difensivi consentendo il recupero dei padroni di casa fino al 62-60.
Pesaro rientra meglio in campo con un parziale di 10-4 che cambia l’inerzia della gara. Drake Diener fa gli straordinari ma Pesaro giganteggia sotto il tabellone con Anosike (13 recuperi!) e gioca punto a punto con Sassari, fino alla tripla di Travis Diener (75-71) che costringe gli avversari a chiedere un time out. Turner con una tripla manda i suoi a -1, ma è un astuto Thomas a ristabilire almeno tre punti di vantaggio. Per due minuti non si segna, complice anche la buonissima prova difensiva di Vanuzzo e Sacchetti Jr. I secondi scorrono, Drake segna l’ultimo canestro della gara per l’82-77 finale.
Simone Spada