Calcio, la nazionale sarda cerca l’inno: via alla raccolta fondi per le proposte

Una raccolta di fondi per sostenere la nuova nazionale di calcio della Sardegna. E chi comprerà “azioni” potrà scegliere, insieme agli altri “soci”, quale sarà l’inno della rappresentativa con i Quattro mori. Ha già totalizzato oltre 300 adesioni in pochi giorni la campagna di crowdfunding di azionariato popolare promossa da Fins, Federatzione isport natzionale sardu.

“L’auspicio è che sempre più sardi possano sentirsi parte di questo progetto, perché la Nazionale deve essere di tutti – sottolinea il presidente della Federazione Gabrielli Cossu – L’obiettivo è stato fissato a mille sostenitori entro il 2018. Se questo traguardo sarà raggiunto, gli azionisti potranno indicare un loro rappresentante all’interno della dirigenza della Nazionale, ispirandosi al modello che viene adottato in altra realtà sportive come per esempio in Spagna, Catalogna o Paesi Baschi”.

“Ci aspettiamo un riscontro ampio da parte di tutti i sardi – spiega Gianluca Argiolas, responsabile Crowdfunding di Fins – sentiamo una grande energia e sostegno intorno a questa iniziativa, e ora tutti hanno uno strumento per dimostrare il loro attaccamento alla Nazionale sarda. Abbiamo scelto di mettere una quota minima di solo un euro proprio perché tutti possano partecipare”. Gli azionisti saranno consultati sulle scelte più importanti. In particolare, a partire dal 3 dicembre chi avrà aderito all’azionariato popolare sarà chiamato a proporre e votare per l’inno che accompagnerà le selezioni sportive.

Questi i requisiti che deve avere l’inno da proporre alla federazione: “Il testo non deve contenere riferimenti o nomi di altri territori all’infuori della Sardegna, il testo non deve essere compatibile con la carta dei valori sportivi di Fins, l’inno proposto può anche essere un brano solo musicale, senza testo e l’inno deve essere disponibile pubblicamente senza diritti d’autore, oppure tali diritti
devono essere concessi gratuitamente a Fins”.

Il progetto nazionale è partito dopo il sì della Conifa, la federazione internazionale che accoglie molte rappresentative di “nazioni” che non sono Stati e tutte le associazioni che non fanno parte della Fifa. E ora tutto è pronto per scendere in campo per gli allenamenti in vista dei primi impegni, i campionati europei del 2019 ad Artsakh. C’è già il commissario tecnico, Bernardo Mereu. Si aspettano le prime convocazioni: hanno già dato la loro disponibilità giocatori come Cossu, Vigorito, Aresti, Pisano, Mancosu, Sau, Cocco e Dessena, nato a Parma ma nipote di sardi.

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