Cagliari, Diego Lopez: “Con la Fiorentina obbligati a fare punti”

Arrivano i nostri, ma difficilmente gli acquisti di gennaio scenderanno in campo dal primo minuto in una gara delicata come quella di domani contro la Fiorentina. Il Cagliari non muove la classifica da tre turni e l’obiettivo numero uno è fare assolutamente punti, come sottolinea alla vigilia Diego Lopez. Il portiere Silvestri, il centrocampista Vecino, che sino a qualche giorno fa vestiva proprio la maglia viola, e il trequartista Adryan sono stati comunque convocati e entrano ufficialmente nel gruppo, ma per il tecnico non è certo la partita adatta per gli esperimenti. Vero che mancano Cossu, squalificato, e Ibarbo. Ma per uscire dal tunnel delle tre sconfitte di fila il tecnico sembra propenso a fidarsi di chi conosce già molto bene. Anche a costo di qualche spostamento di pedine: Ekdal, di solito impiegato accanto a Conti, dovrebbe sistemarsi tra la linea dei centrocampisti e quella dei due attaccanti Sau e Pinilla. Mentre a sinistra del capitano dovrebbe giocare lo svedese Eriksson. “Avremmo dovuto allenarci anche lunedì – ha rivelato Lopez nella conferenza stampa – abbiamo rinunciato perché c’era bisogno di liberare la testa. E’ stata dura per tutti, non solo per Cabrera. Però abbiamo affrontato la settimana con molta determinazione ed è questo che si vedrà domani in campo. Penso che si stia facendo bene, ma dobbiamo migliorare, fare tutti qualcosa in più per arrivare a cogliere un risultato positivo. Nel calcio contano i punti: domani dunque dobbiamo pensare a questo, anche a scapito del bel gioco – ha chiarito il mister – Sarebbe importante per i ragazzi: quando si fa risultato, si lavora con la mente sgombra”. Di fronte c’è una squadra che da qualche settimana può contare su un ex compagno di Lopez in tante battaglie, Matri. “Attacca bene la profondità – ha commentato il tecnico – le individualità sono fortissime, ma temo più il collettivo della Fiorentina. Hanno un ottimo allenatore, sulla breccia solo da un paio d’anni, ma che sta dimostrando di essere competente e capace. Si vede la sua mano nel gioco della squadra”, ha concluso l’allenatore rossoblù.