I mestieri del futuro sono già una realtà: tra smart city, privacy ed etica della rete

“Nei prossimi mesi vogliamo aprire una Huawei Academy in Sardegna per permettere a laureandi, laureati e diplomati sardi di formarsi su innovazione e tecnologia”. Così Vincenzo Strangis, responsabile commerciale del colosso cinese per il Centro e Sud Italia annuncia al ‘Sardinian job day‘ in corso a Cagliari il prossimo avvio dei corsi rivolti ai lavoratori del futuro.

Nessun profilo particolare richiesto: “A prescindere dal corso di laurea, in Sardegna abbiamo trovato istituzioni disponibili a portare avanti la nostra idea di innovazione. Noi puntiamo molto sulle smart city cioè sul miglioramento della vita dei cittadini attraverso le nuove tecnologie”. Un discorso simile lo fa Roberto Villa di Ibm Italia che durante il convegno ‘L’innovazione cambia il lavoro’ parla di come la tecnologia stia forgiando nuovi mestieri.

“Il digitale apre nuove opportunità, ai giovani chiediamo flessibilità mentale e curiosità. Il nuovo digitale è diverso da quello utilizzato 15 anni fa quando serviva per ottimizzare attività manuali. Oggi  – prosegue – vuol dire ripensare i processi e i prodotti. I profili che cerchiamo non sono esclusivamente tecnici. Ibm cerca anche laureati in filosofia, oggi c’è un ampio dibattito sui problemi etici e quelli legati alla privacy. Per non parlare dell’elaborazione dei contenuti che richiedono competenze di tipo umanistico. Tecnici e umanisti dovranno essere in grado di lavorare in team. Siamo nella quarta rivoluzione industriale“.

Un nuovo mondo del lavoro che abbraccia anche gli sport estremi. Ne sa qualcosa il campione di motociclismo Loris Capirossi: “La tecnologia nel nostro settore conta sempre di più, negli ultimi cinque anni ci sono stati grandi passi in avanti. Il 2019 sarà innovativo perché partirà il primo campionato di moto elettriche. Tutti correranno con la stessa moto, che viene da Modena. È italianissima”. Come tanta tecnologia alla base del progetto di Luna Rossa: “L’Italia è leader in specifici settori – spiega lo skipper Max Sirena – nella nostra squadra in vista della Coppa America abbiamo un architetto navale e il resto sono ingegneri elettronici. Per un team come il nostro è più proficuo avere professionalità diverse”.

Andrea Deidda

GUARDA IL VIDEO: I colloqui al ‘Sardinian job day’, le speranze dei ragazzi per un lavoro

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