Tweet di Grillo sulla cementificazione della Sardegna scatena il caos sulla Rete: “Fuori gli speculatori”

Il piano paesaggistico e la colata di cemento in arrivo nelle coste sarde: sono questi gli argomenti su si è scagliato oggi Beppe Grillo. Con un tweet delle 13.50, il leader del Movimento 5 stelle denuncia: “Sardegna: colata di 250 mila metri cubi di cemento in un litorale incontaminato” e rimanda al suo blog dove l’argomento viene affrontato anche attraverso il video “Giù le mani da Tentizzos, la No tav dei sardi?”  di Dafni Ruscetta e Matteo Deiana.

Il leader del Movimento 5 stelle posta anche un articolo di accompagnamento al video: “Nel territorio di Bosa, cittadina medievale classificata come uno dei borghi più belli d’Italia e situata in provincia di Oristano, si sta progettando un intervento di modifica del paesaggio che da alcuni mesi incontra la resistenza di parte dei residenti locali. La società “Condotte Immobiliare”, controllata dalla Holding Ferfina, ha progettato un intervento in cemento di 250mila metri cubi da rovesciare su trecentotrenta ettari in uno dei litorali più incontaminati e ancora sconosciuti al turismo di massa”.

Da qui l’affondo alla Regione: “Per aggirare le leggi di tutela ambientale e paesaggistica, si è pensato a una legge regionale, la numero 19 del 2011, con cui la giunta guidata dal centrodestra di Ugo Cappellacci riconosce al golfo un ruolo strategico nello sviluppo dell’econimia dell’Isola. Questa legge prevede che la Giunta Regionale possa modificare il Piano di tutela paesaggistica per individuare nuove aree da dedicare a impianti golfistici consentendo di costruire alberghi, centri benessere e Spa e strutture turistiche di vario tipo”.

Le reazioni al tweet di Grillo, in maggioranza scritte da sardi, non si fanno attendere. Reazioni quasi tutte dello stesso tenore: “Fuori gli speculatori dalla Sardegna; per lo sviluppo del turismo si possono utilizzare  le strutture già esistenti, senza bisogno di nuove colate di cemento”.

“Solita follia – scrive Anna Canovi – Il turismo si incrementa mantenendo il territorio così come è, ristrutturando le vecchie case intorno e creando dei B&B come in ogni parte del mondo. Quando si distrugge il territorio rimane tutto invenduto e la gente in una Rimini2 non va più”.

“Impediteglielo con la forza – gli fa eco Mario Bottoni-. Non c’è altra soluzione contro questi delinquenti cronici! Voi sardi siete gente forte e determinata, difendete il vostro territorio con tutti i mezzi… tutti. Auguri”.

Si affronta anche la svendita del territorio agli emirati arabi. “Aiuto!- commenta Francesco-: continuano a massacrare la Sardegna coi poligoni militari e con il cemento. E’ di oggi la notizia che alcuni antichi stazzi della Gallura, classificati come bene identitario dal Piano Paesaggistico Regionale, saranno trasformati in megaville di superlusso da una società legata a non so quale emiro. La soprintendenza ha solo fatto finta di opporsi, ma poi ha dato l’autorizzazione alla modifica agli stazzi purché non vengano modificati. Basta”.

E c’è chi non spende tante parole, ma lancia provocazioni: “Bosa non è Olbia svenduta, lì esistono ancora i pallettoni”.  Insomma la campagna elettorale di Beppe Grillo nell’Isola sembra essere entrata nel vivo. In Comune a Bosa, all’interno della maggioranza, il sindaco Franco Casula è sempre più in difficoltà: due assessori sardisti della sua giunta sono contrari alla rimodulazione del progetto proposto dalla società “Condotte Immobiliare” e sostenuta dallo stesso sindaco. Ci saranno argomenti insomma per la campagna elettorale, a partire dallo sbarco di Cappellacci negli emirati arabi per le ipotesi di cementificazione della Costa Smeralda e appunto della costa di Bosa. Argomenti sui quali Beppe Grillo affila le armi.
Maria Giovanna Fossati

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share