Treni veloci, Pili (Unidos): “L’Europa boccia il piano, progetti scarsi”

“La Commissione europea boccia il progetto da 48 milioni di euro per la velocizzazione della rete ferroviaria sarda. Il giudizio sui progetti del ministero delle Infrastrutture, d’intesa con la Regione, è senza ritorno: la proposta complessiva presenta gravi carenze in termini di completezza e chiarezza, la qualità è debole. Il progetto, conclude la Commissione, non è finanziabile. Si tratta di una sentenza senza appello perché ieri la Commissione ha pubblicato l’elenco dei progetti ammessi e quelli scartati”, la bocciatura europea è stata messa nero su bianco, in un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture, dal deputato di Unidos Mauro Pili che ha chiesto al governo di dare immediata risposta a tutte le gravi carenze riscontrate dal piano europeo. “L’unico progetto presentato per la Sardegna è stato bocciato senza mezze misure. Il giudizio – ha sottolineato Pili – pubblicato nel report della Commissione è durissimo: progetti fatiscenti e inconsistenti, senza strategia e senza obiettivi”. Dopo aver ricordato che il treno veloce è fermo da 351 giorni alla Stazione di Cagliari, Pili precisa che “il piano europeo per la connessione transeuropea mette a nudo una verità grave e rilevante: non si capisce se esistano o meno dei progetti. La Commissione lo scrive con una chiarezza esemplare: non è chiaro se il progetto è pronto a partire da un punto di vista tecnico, dal momento che molti problemi sono tuttora pendenti o non ancora affrontati”. La commissione conclude “con un giudizio severo: il livello di maturità del progetto è scarsa. L’impatto è debole solo alcuni benefici economici sono mostrati. La proposta complessiva presenta alcune gravi carenze in termini di completezza e chiarezza, la qualità è debole”. “L’obiettivo di interventi infrastrutturali e tecnologici finalizzati ad accelerare l’intera rete ferroviaria sarda era fondamentale. Ora Stato e Regione devono predisporre progetti seri e concreti – ha concluso Pili -. Non è più tempo di inganni e false promesse”.

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