“Sul concetto di volto nel figlio di Dio”: il mistero della fine firmato Castellucci

“Questo spettacolo è una riflessione sul decadimento della bellezza, sul mistero della fine; una metafora del martirio umano come condizione ultima e reale”. Così Romeo Castellucci racconta il suo lavoro dal titolo “Sul concetto di volto nel figlio di Dio”,  in scena a Cagliari, Teatro Massimo, fino a domenica 22 novembre per la stagione 2015-16 di Sardegna Teatro. Una riflessione cruda e sconcertante sull’insensatezza e la caducità della vita umana, rispecchiata nel rapporto quotidiano tra un padre ormai vecchio e incontinente e il figlio chiamato, per amore e obbedienza, ad accudirlo ossessivamente nelle sue mancanze e necessità.

Nonostante sulla scena sia presente l’immagine del Cristo Salvator Mundi  di Antonello da Messina, iconografia di una sofferenza universale priva di redenzione, lo spettacolo non parla di Gesù né di adorazione, non ha un carattere sociale di denuncia e non vuole essere facilmente provocatorio.  Romeo Castellucci allo stesso tempo prende le distanze dalla mistica e dalla demistificazione, perché in definitiva si tratta  del ritratto di un uomo. Un uomo messo a nudo davanti a altri uomini; i quali, a loro volta, sono messi a nudo da quell’uomo.

Romeo Castellucci si rivolge ancora una volta a un’icona apicale della storia umana: Gesù, a partire dal quale perfino il tempo si misura per la maggior parte del globo. Nella performance “Sul concetto di Volto nel figlio di Dio” il ritratto di Gesù parte dalla pittura rinascimentale e in particolare nel momento topico dell’Ecce Homo.  In questo preciso istante la tradizione vuole che il Cristo guardi negli occhi lo spettatore in un potente effetto di coinvolgimento drammatico di interrogazione. In questa confusione calcolata di sguardi che si toccano e si incrociano, il ritratto del Figlio di Dio diventa il ritratto dell’uomo, di un uomo, o perfino dello spettatore stesso. E così, nello spettacolo, lo sguardo di Cristo diventa una sorta di luce che illumina una serie di azioni umane, buone, cattive; schifose o innocenti.

Regia:  Romeo Castellucci

con:  Gianni Plazzi, Sergio Scarlatella, Dario Boldrini, Vito Matera e Silvano Voltolina

Musiche:  Scott Gibbons

Date spettacoli: 

Venerdì, 20 Novembre, 2015 – 21:00

Sabato, 21 Novembre, 2015 – 21:00

Domenica, 22 Novembre, 2015 – 19:00

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